È tempo di eco tecnologie

È tempo di eco tecnologie. Un articolo di Michele Dotti

Esistono scelte tecnologiche che fanno bene all’ambiente e liberano del tempo

Le tecnologie non sono mai neutre, orientano le nostre vite e condizionano profondamente le nostre scelte. Possono rubarci il tempo, basti pensare a quanto ne spendiamo sui nostri smartphone, ma possono anche liberarne.

Ciò può accadere in due modi: direttamente o indirettamente. Direttamente quando una tecnologia ci permette di svolgere un compito più rapidamente di quanto non facessimo prima, senza di essa. È il caso, per esempio, di molti elettrodomestici. Indirettamente se riduce i costi di un servizio e quindi il tempo che dobbiamo lavorare per pagarlo. Le due cose sono strettamente collegate, perché se una tecnologia appartiene alla prima categoria, quindi riduce i tempi di svolgimento di un servizio ma ha un costo eccessivo, ci costringe a molte ore di lavoro per pagarla e rischia di vanificare il beneficio apparente. Occorre quindi informarsi, riflettere e scegliere in modo consapevole, se non vogliamo rimanere ammaliati da semplici illusioni.

Con Ecofuturo da oltre dieci anni promuoviamo eco tecnologie con un approccio olistico, puntando alla promozione di sostenibilità ambientale, sociale ed economica: insieme al nostro Comitato Scientifico ne abbiamo individuate e vagliate innumerevoli, che abbiamo presentato durante i Festival e attraverso tutti i nostri canali. Proviamo a presentarne alcune (tutte richiederebbero un’enciclopedia, più che un Magazine) dividendole in macro aree.

Abitare eco

Un cappotto termico può ridurre i consumi dal 30 fino al 50% e di conseguenza anche il tempo necessario per pagare le relative bollette. Non pensate che sia necessario un grande investimento e molta burocrazia, esistono soluzioni semplici e molto efficaci come il cosiddettocappotto invisibileattraverso la tecnologia ormai consolidata dell’insufflaggio, nelle intercapedini e nel sottotetto, che si realizza in poche ore, costa pochissimo e produce un risparmio di energia notevole.

Il cappotto in calce-canapa offre vantaggi enormi, anche in termini di salute, andando inoltre a stoccare la CO2 catturata dalla canapa (dieci volte maggiore rispetto a un albero) all’interno delle pareti dell’abitazione.

Utili in tal senso, come sappiamo, sono anche gli interventi sugli infissi. Questi sono tutti esempi di tecnologie che intervengono sull’involucro dell’abitazione, riducendo la dispersione termica e dunque gli sprechi.

Complementari a questi vi sono poi gli interventi sull’impianto. Sicuramente la pompa di calore è destinata a sostituire, un poco per volta, tutte le altre caldaie. Questo perché offre un COP (Coefficiente di prestazione) almeno pari a 4: in pratica, per ogni kW elettrico offre una resa pari a 4 kW termici. E nel caso di una pompa geotermica il COP può salire a 5 e persino a 6. Il risparmio, energetico ed economico, è evidente.

Grazie alla svolta delle pompe di calore ad alta temperatura, tecnologia tutta italiana, oggi è  possibile inserire le pompe di calore nell’edificato esistente senza modificare gli impianti di riscaldamento presenti: l’acqua calda circolerà cioè negli stessi termosifoni, con la “piccola” differenza di essere prodotta con energia al 100% rinnovabile e non di origine fossile.

Esistono poi tecnologie low-cost – come la centralina di Eless – che ottimizzano l’impianto esistente, con un particolare algoritmo che valorizza al massimo l’inerzia termica, riducendo così gli sprechi fino al 40%.

Gli interventi sull’involucro e quelli sull’impianto si possono abbinare, generando così risparmi energetici e quindi di soldi e anche di tempo, davvero significativi.

Trasporti intelligenti

Il tema è delicato e oggetto di un acceso dibattito tra i promotori dell’auto elettrica, che ne sottolineano i vantaggi (emissioni zero durante la guida, risparmio nel costo del carburante, manutenzione più semplice) e i detratttori, che ne evidenziano i limiti ancora esistenti (costi elevati, autonomia ridotta, impatto delle batterie).

Non intendo qui entrare in questa diatriba, che mi pare francamente sterile. Vorrei piuttosto sottolineare l’importanza dei trasporti collettivi e la possibilità di un passaggio da una logica di possesso a una logica di servizio e oggi anche di condivisione (sharing), attraverso le numerose App disponibili, che permette di ridurre moltissimo i costi e i relativi tempi.. Continua a leggere l’articolo gratis su L’ECOFUTURO MAGAZINE

Redazione

Articoli correlati