Comunità Energetiche Rinnovabili: il Report di Legambiente

Le comunità energetiche rinnovabili (CER), ossia l’autoproduzione e la condivisione di energia da fonti rinnovabili da parte di più soggetti, rappresentano una indiscussa e democratica opportunità, finalmente realizzabile nel nostro Paese, di uscire dalla dipendenza dalle fossili partendo dal basso e dare gambe alla transizione energetica.

Con 1 anno e 7 mesi di ritardo rispetto al previsto, lo scorso 23 gennaio 2024 ha visto finalmente la luce il decreto attuativo circa le modalità di incentivazione per l’energia condivisa per le comunità energetiche e le configurazioni di autoconsumo collettivo normate dal Decreto 199/2021.

Ad oggi, secondo i dati del GSE, sono 154 le forme di energia condivisa che si sono realizzate nel nostro Paese, tra comunità energetiche rinnovabili e configurazioni di autoconsumo collettivo. Numeri certamente importanti considerando i ritardi burocratici e normativi, ma che avrebbero potuto essere molto più alti. Infatti, secondo la ricerca realizzata da Legambiente grazie al contributo di tante realtà diverse – AESS, Caritas, Become, il programma NextAppenino, AzzeroCO2, ènostra, Legacoop, Enel X, il Comune di Roma, La Sapienza, Regalgrid, Fondazione con il Sud, Banco dell’Energia – avremmo potuto avere sul territorio nazionale 400 comunità in più, che avrebbero visto il coinvolgimento di centinaia di famiglie, imprese, soggetti del terzo settore, enti religiosi, amministrazioni comunali.

Ecco quindi da Legambiente il report Comunità energetiche rinnovabili in Italia che, numeri alla mano, sottolinea l’importanza di accelerare lo sviluppo delle CER superando in fretta tutte le criticità. Rappresentano una rivoluzione del modello energetico che traccia la strada per una transizione energetica giusta, che non lascia indietro nessuno, un’importante occasione di riscatto per i territori.

Fonte articolo: Legambiente

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Redazione

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