Accumulo ad aria compressa: il record cinese

Tra i sistemi di accumulo quello ad aria compressa (CAES) rappresenta una famiglia tecnologica di grande interesse. Una tipologia caratterizzata da grande capacità di stoccaggio, costi di investimento relativamente bassi, lunga durata, sicurezza e basso impatto ambientale.

Un ambito, quello dell’accumulo di energia tramite aria compressa, non sfuggito all’attenzione dell‘Istituto di Ingegneria termofisica dell’Accademia Cinese delle Scienze. L’istituto lo scorso 30 settembre ha avviato un nuovo impianto CAES “avanzato” da 100 MW a Zhangjiakou, città nel nord della Cina.

In particolare il CAES convenzionale utilizza l’elettricità rinnovabile in eccesso per comprimere e immagazzinare aria in grandi cavità sotterranee. Per poi utilizzarla, insieme a combustibile, solitamente fossile, per alimentare delle turbine che restituiscono energia. La sua applicazione è dunque limitata dalla sua dipendenza da combustibili fossili, grandi caverne di stoccaggio, oltre che dalla bassa efficienza del sistema.

Il nuovo progetto CAES a Zhangjiakou, avviato dal 2018, utilizza invece un serbatoio artificiale per lo stoccaggio dell’aria. Ciò migliora la densità di accumulo di energia e non necessita di cavità naturali. E’ stato poi possibile superare la dipendenza dai combustibili fossili grazie al riutilizzo del calore derivante dalla compressione.

Per migliorare l’efficienza dell’intero processo sono poi state adottate soluzioni di accumulo termico supercritico, scambio termico supercritico, compressione ed espansione ad alto carico e ottimizzazione e integrazione del sistema.

Il nuovo impianto può generare oltre 132 milioni di kWh di energia all’anno, fornendo elettricità a 40.000-60.000 famiglie durante i picchi di consumo di elettricità.

Il sistema CAES più grande al mondo fino a ieri era un impianto da 60 MW a Changzhou, nella provincia di Jiangsu. La nuova struttura è dotata di una caverna, situata a 1.000 metri di profondità, ed ha un’efficienza superiore al 60%. Dovrebbe raggiungere una capacità di generazione di 1 GW.

La nota della Chinese Academy of Sciences – Leggi anche: Accumulo: a Trento si progetta la batteria del futuro

Redazione

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