Salviamo la Laguna di Orbetello: le Soluzioni ci sono!

La Laguna di Orbetello, celebre per il suo paesaggio e la biodiversità unici al mondo, sta affrontando una grave crisi climatica. Negli ultimi giorni di luglio, le temperature record delle acque hanno provocato una massiccia moria di pesci, ora rifiuti da smaltire.

Una tragedia annunciata da tempo e già successa (nel 2015 morirono oltre 200 tonnellate di pesci) a causa del surriscaldamento delle acque lagunari, l’anossia (mancanza di ossigeno) provocata dall’alga valonia aegagropila (chiamata “palla”, dai pescatori locali, è facilmente deperibile con l’innalzamento termico) ed i valori chimici fuori controllo.

Una crisi quella della Laguna di Orbetello che è un monito per la necessità di una nuova visione ecologica che contempli misure ordinarie piuttosto che azioni straordinarie, evidenziando come la crisi climatica stia mettendo a dura prova gli ecosistemi mondiali e richieda soluzioni innovative e una gestione sostenibile. Mentre la proposta di legge per l’istituzione di un consorzio rappresenta una soluzione a lungo termine, è essenziale adottare misure immediate con la collaborazione della comunità scientifica e degli enti locali per garantire la vivibilità e l’attrattività turistica della zona.

Tra le soluzioni per la Laguna di Orbetello sicuramente andrebbero prese in considerazione:

  • la pulizia e la manutenzione dei canali di collegamento con il mare
  • l’abbassamento del fondale
  • la rimozione e il riutilizzo delle alghe in un’ottica di economia circolare
  • il potenziamento della movimentazione dell’acqua con tecnologie adeguate
  • il collettamento e la depurazione dei reflui
  • il monitoraggio della qualità delle acque
  • la rimozione dei sedimenti inquinati per il recupero delle volumetrie nell’invaso idrico.

In questo quadro di soluzioni gli Eco dragaggi a circuito chiuso sono l’unica soluzione per una situazione come la laguna di Orbetello che, oltre ad essere un luogo naturalistico eccezionale, è anche il luogo di un SIN (ovvero un sito di interesse nazionale a causa dell’inquinamento, in particolare da mercurio). Ed è evidente che se non si draga a circuito chiuso gli inquinanti darebbero il colpo mortale alla Laguna e non solo. Ecco quindi che con gli ecodragaggi si può ripristinare la circolazione delle acque e con le melasse e gli EM (microrganismi effettivi) mantenere equilibrio ed ossigenazione.

Con questa strategia Ecofuturo è in grado di fare il capolavoro. Lo diciamo da anni, ma oggi, visto che le soluzioni adottate hanno portato al disastro, non sarebbe ora di adottare la nuova strategia? Ci conforta che sia il professor Silvano Focardi a dirigere il comitato tecnico scientifico della Laguna che da anni non veniva più ascoltato e convocato. Si tratta di uno scienziato sensibile e concreto. Noi ci siamo!

Foto di copertina Riserva Naturale Laguna di Orbetello di Ponente – Il vecchio Mulino di Ulissevietato.9449 – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=79601704

https://ecquologia.com/lo-sfangamento-degli-invasi-problemi-rischi-e-soluzioni/

Redazione

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