Le proposte UE per una moda ecocompatibile

I governi europei hanno recentemente adottato una posizione nel Consiglio dell’Unione Europea riguardo al regolamento Ecodesign. Questo testo normativo mira a promuovere la progettazione ecocompatibile nell’UE, consentendo ai consumatori di acquistare prodotti più durevoli, riutilizzabili, riparabili e riciclabili.

Una delle misure più significative, che ha ricevuto grande attenzione mediatica, riguarda il divieto di distruggere prodotti tessili, calzature e abbigliamento. L’obiettivo è ridurre l’impatto ambientale derivante dai capi di abbigliamento invenduti o restituiti dai clienti nell’ambito del sempre più diffuso commercio online. Questo fenomeno è in costante crescita, con merci che vengono prodotte, trasportate e poi distrutte senza mai essere utilizzate.

Si tratta di un problema di dimensioni considerevoli, poiché il consumo di prodotti tessili in Europa rappresenta il quarto settore con il maggior impatto ambientale e sul cambiamento climatico, dopo la filiera alimentare, il settore residenziale e i trasporti. Ogni anno, nell’UE, vengono gettate via circa 5,8 milioni di tonnellate di tessuti, pari a circa 11 kg per persona. La maggior parte di questi rifiuti finisce in discarica o viene incenerita.

Se vogliamo prodotti europei realmente sostenibili sul mercato, dobbiamo affrontare la questione sin dalla prima fase: la progettazione. Il regolamento sulla progettazione ecocompatibile garantirà che i prodotti venduti sul mercato dell’UE siano adatti e pronti per la transizione verde.

Ebba Busch, ministra svedese dell’Energia, delle imprese e dell’industria e vice prima ministra

La proposta del regolamento esclude le medie imprese, con un numero di dipendenti compreso tra 50 e 250, per un periodo di 4 anni. Inoltre, le piccole e microimprese, con meno di 50 dipendenti, sono completamente esenti. È previsto anche un periodo di due anni per l’attuazione di misure nazionali coerenti. Tuttavia, il testo iniziale della Commissione Europea è stato migliorato, poiché prevedeva una valutazione dell’impatto economico che avrebbe ritardato l’entrata in vigore del divieto.

Il regolamento sull’ecodesign ha l’obiettivo generale di stabilire criteri per il design di prodotti sostenibili, sostituendo la direttiva del 2009 e ampliandone il campo di applicazione. L’UE sta cercando di stabilire requisiti di sostenibilità ambientale per un numero maggiore di merci presenti sul mercato comune. Inoltre, è prevista l’introduzione di un passaporto digitale che fornirà informazioni sulla composizione dei prodotti. Questo etichettatura renderà i prodotti più facili da riparare e riciclare, favorendo anche la tracciabilità delle sostanze pericolose presenti al loro interno o lungo la catena di produzione.

Prossime tappe

L’orientamento generale concordato formalizza la posizione negoziale del Consiglio. Conferisce alla presidenza del Consiglio un mandato per avviare negoziati con il Parlamento europeo, che cominceranno non appena quest’ultimo adotterà la sua posizione.

La Redazione di Ecquologia

Leggi anche: Regolamento sulla progettazione ecocompatibile: il Consiglio adotta la sua posizione “Vestirsi consapevolmente oggi per aiutare domani il recupero di preziose materie tessili”

Redazione

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