Exco, la fiera virtuale di Ecofuturo

Dopo gli streaming il Festival Ecofuturo si ibrida ancora di più diventando anche virtuale, con una visibilità mondiale

Con la pandemia in corso è indispensabile creare nuove opportunità d’incontro. Il Festival Ecofuturo, che dal 2014 cresce ogni anno di più in termini di visitatori e sostenitori, è da sempre occasione di scambio tra le aziende e imprese del territorio che si occupano di eco-tecnologie, nonché importante vetrina per i propri prodotti. Exco, questo il nome della nuova Fiera di Ecofuturo, si svilupperà completamente online diventando luogo d’incontro all’avanguardia. Una fiera reale, ma più sostenibile ed economica, aperta e relazionale, un hub per le aziende dedicato al business e alla formazione, con l’obiettivo di poter diffondere il più possibile nuove conoscenze e tecnologie per salvare il Pianeta. Ne abbiamo parlato con Mattia Roggiolani, Digital Project Manager della Fiera Virtuale

Com’è nata l’idea della Fiera Virtuale?
«L’idea è nata da una serie di coincidenze e necessità che si sono unite durante il periodo del Covid-19. Volevamo creare uno spazio che riunisse persone da ogni parte del mondo e che diventasse una risposta al problema logistico degli spostamenti. Il mondo virtuale era la risposta e grazie a delle partnership strette da Ecofuturo ci siamo trovati davanti a una bozza tecnologica interessante che abbiamo voluto far evolvere in Ecofuturo VR. Un contenitore futuristico, il know-how, le tecnologie, gli sponsor, i partner è lo spirito che contraddistingue il Festival».
Quali sono stati i primi passi per la sua realizzazione?
«Il primo passaggio per realizzare la Fiera è stato quello di organizzare un meeting con l’azienda proprietaria del software per comprendere meglio questa nuova tecnologia.
Il virtuale si sviluppa in un ambiente digitale con regole completamente diverse da quelle che caratterizzano la navigazione e fruizione di un sito, di una App o di altri supporti tecnologici. Una volta compreso l’ambiente e le regole, abbiamo sviluppato un concept di fiera che unisse idee e necessità tecniche per rendere funzionale l’aspetto visivo e quello commerciale. Come per la realizzazione di ogni progetto creativo abbiamo elaborato un flusso progettuale partendo proprio dalla parola creatività, perché i primi passi per sviluppare qualsiasi progetto si basano sulle idee, sull’immaginazione. Dopo una prima analisi e raccolta informazioni, è iniziato il processo di creazione con lo scopo di racchiudere l’anima in funzione stilistica e filosofica in un progetto architettonico potenzialmente infinito, il cui limite reale fosse soltanto l’immaginazione….

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Redazione

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