Comunità energetiche: 9 paesi UE laboratorio

Introdotte dalla direttiva europea sulle energie rinnovabili RED II come elemento fondamentale per la transizione energetica, le comunità energetiche o energy community, si propongono come strumenti per una partecipazione diretta dei cittadini e una condivisione dei benefici ottenibili da progetti locali basati sulle energie rinnovabili.

Dopo che la normativa comunitaria ha ben definito il ruolo di questo nuovo soggetto, i ventisette paesi UE stanno iniziando il processo di recepimento all’interno della propria legislazione, considerando il lungo percorso da fare un ambito territoriale così vasto ed eterogeneo come quello europeo.

Per questo è stato varato il progetto di ricerca COME RES, finanziato nell’ambito di Horizon 2020 con quasi 3 milioni di euro, orientato allo studio delle potenzialità, dei fattori trainanti, delle barriere, degli aspetti legali e dei modelli di business applicabili legati alle comunità energetiche. Sono nove i Paesi coinvolti, tra cui anche l’Italia, grazie alla partecipazione dell’ENEA e di Ecoazioni Snc, ognuno con differente livello di esperienza sullo specifico tema. Nel corso del progetto verranno esaminate le caratteristiche giuridiche, socio-economiche, spaziali e ambientali, individuando le cause laddove lo sviluppo delle comunità energetiche risultasse più lento e difficoltoso e studiando le best practices delle nazioni nello stato più avanzato.

Come spiega Elena De Luca ricercatrice ENEA del Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili, ENEA mette a disposizione del partenariato “le competenze tecnico-scientifiche per la progettazione delle comunità energetiche, la capacità di fare rete, a livello territoriale, per lo stretto rapporto con i diversi stakeholder coinvolti nel processo come decisori politici a livello nazionale e locale, operatori del mercato energetico, associazioni di categoria e del terzo settore e cittadini”.

Due le regioni italiane coinvolte nel progetto UE: la Regione Piemonte, come caso “modello”; la Regione Puglia, dove il percorso per la costituzione delle comunità energetiche rinnovabili è ancora in una fase embrionale. Sul progetto la stessa De Luca spiega che COME RES è focalizzato su fotovoltaico, eolico (onshore), sistemi di accumulo di comunità e soluzioni integrate e intende coinvolgere i soggetti interessati, come Comuni, condomini, famiglie o cooperative, nel rispetto del principio di autoconsumo e autosufficienza energetica.

Per i partecipanti al progetto è prevista anche l’effettuazione del monitoraggio a livello nazionale del processo di recepimento della Direttiva sulle Energie Rinnovabili (RED II), direttiva che dal 2018 regolamenta diritti e doveri delle comunità energetiche, con particolare riferimento al sistema incentivante.

Come orizzonte temporale tutti gli Stati UE sono obbligati al recepimento il quadro normativo entro giugno 2021. Anche per questo i partner di COME RES seguiranno l’attuazione del nuovo quadro giuridico europeo nei rispettivi Paesi, fornendo supporto alle autorità nazionali, regionali e locali”.

Redazione

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