Asa Tivoli, storia di una Rivoluzione Verde

Riportiamo di seguito l’articolo di Anna Laura Consalvi pubblicato su DentroMagazine, che dà conto della grande evoluzione di ASA Tivoli, la società per la gestione dei rifiuti della cittadina alle porte di Roma. Un bellissimo percorso intrapreso, da una situazione fallimentare ad un grande modello di riferimento nella gestione integrata dei rifiuti, sotto la gestione dell’Amministratore Francesco Girardi.

È una storia a lieto fine quella di ASA Spa, l’azienda municipalizzata del Comune di Tivoli che dal mese di novembre 2020 è ufficialmente fuori dai guai finanziari. La memoria può facilmente tornare agli anni bui, quando Alessandra de’ Notaristefani di Vastogirardi allora Commissario Prefettizio del Comune di Tivoli, rimasto da poco senza una guida politica a causa delle dimissioni di Sandro Gallotti, ha avviato il piano di ristrutturazione del debito della società che si occupa di gestire la raccolta dei rifiuti cittadini. Una storia triste, che parlava anche di un avvio, mai riuscito a portare a compimento, del servizio di raccolta differenziata, nonostante ci fosse un progetto e un finanziamento che veniva dalle casse dell’allora Provincia di Roma. Un capitolo doloroso senza dubbio, visto che i guai finanziari di una società al 100% pubblica non possono non ricadere sulle casse della collettività, già piegata da tasse e balzelli vari a cui si aggiungono le foto, mai dimenticate della città sommersa dai rifiuti dopo la chiusura della discarica dell’Inviolata. L’emergenza nell’emergenza insomma, figlia della mancata programmazione che oggi comunque c’è e si vede. Questo il passato, ieri invece a fare il punto sulla situazione attuale sono stati il sindaco, Giuseppe Proietti, insieme all’amministratore unico della società per azioni, Francesco Girardi, e agli assessori Maria Rosaria Cecchetti, al Bilancio, e Eleonora Cordoni all’Ambiente. Un momento di confronto con lo sguardo rivolto alle nuove sfide.

I numeri del risanamento

Dice la saggezza popolare che carta canta e i numeri sicuramente possono aiutare a capire meglio: bilanci alla mano il debito alla fine del 2012 era di 18,4 milioni di euro che l’azienda si impegnava a restituire in 7 rate, l’ultima saldata proprio tre mesi fa. Cifre che fanno il paio con quelle relative alla raccolta differenziata cresciuta dal 12% del 2014 a una media del 78% nel 2020, con punte, in alcuni mesi, che hanno superato l’80%. Un’impennata che ha portato alla riduzione della Tari di circa il 20% per i cittadini e le utenze commerciali (dai 13,7 milioni da consuntivi Tares del 2013, è passata ai 10,8-11 milioni del 2020) e al segno più anche nel campo delle assunzioni a tempo indeterminato, con trenta persone in più in organico tramite due concorsi pubblici e investimenti in attività sperimentali nel trattamento dei rifiuti organici. Sul fronte evasione, altra nota dolente, affidata ad una società esterna, Andreani Tributi, si parla di 7.608.479 euro a cui si aggiunge quanto incassato dall’allora Gerit-Equitalia, 5.861.510 euro.

Proietti: “Grazie ai cittadini”. Girardi: “Abbiamo creato il ‘modello Tivoli’”

“Ringrazio in primis tutte le cittadine e tutti i cittadini che hanno convintamente e radicalmente cambiato i propri comportamenti quotidiani in materia di conferimento dei rifiuti”, ha detto il sindaco Proietti nel suo intervento. “Ringrazio poi l’amministratore Girardi e tutti i dipendenti di Asa Tivoli spa per l’azione decisa di rinnovamento che hanno attuato nell’azienda e nel rapporto con la comunità tiburtina. Naturalmente la situazione igienico-ambientale di Tivoli è ancora migliorabile, ma è oggettivamente e sotto gli occhi di tutti la trasformazione radicale che la città è stata in grado di porre in essere”. “Al mio arrivo a Tivoli come amministratore unico di Asa Tivoli spa, nel 2014, ho ereditato una situazione difficile, ma per me anche una “sfida” positiva”, ha aggiunto Girardi. “Il salvataggio di Asa, conseguito di pari passo con l’uscita dall’emergenza rifiuti in città, è il risultato dell’equilibrio tra ecologia ed economia, la formula che ha ispirato il mio operato sempre. L’efficienza aziendale raggiunta, con l’aumento della raccolta differenziata, la riduzione della Tari, la pulizia urbana, l’assunzione di personale a tempo indeterminato e molto altro, ha portato a far diventare il “modello Tivoli” un indicatore a livello nazionale per delineare le strategie del piano di gestione rifiuti del ministero dell’Ambiente. Inoltre, a livello regionale Tivoli è oggi il primo Comune per percentuale media di raccolta differenziata tra quelli con più di 40mila abitanti, e ha realizzato la migliore performance tra i Comuni con “rifiuti zero” del Lazio per raccolta differenziata pro capite (396 chili per abitante all’anno). Tutto questo, grazie, naturalmente, alla convinta adesione della comunità tiburtina”.

Link articolo originale (DentroMagazine)

Redazione

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