Recupero plastica, economia circolare e turismo: l’originale idea di Amsterdam

La plastica, famiglia di materiali simbolo dell’ultimo secolo di sviluppo, rappresenta oggi una dei maggiori pericoli per il suo rilascio indiscriminato nell’ambiente, chiamando i governi e le amministrazioni ad azioni prioritarie di intervento. Molto interessante in questo senso un progetto in corso ad Amsterdam, dove chi ha pianificato un viaggio, potrà annoverare fra le attività attrattive della città anche la pesca della plastica, dal momento che una compagnia olandese sta offrendo ai turisti, oltre che ai residenti, la possibilità di avventurarsi nei famosi canali della capitale olandese con un obiettivo davvero lodevole come quello di trasformare i rifiuti di plastica recuperati in imbarcazioni e mobili di design.

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Si tratta del progetto “Plastic Whale” nato con l’obiettivo di ripulire le acque dei canali di Amsterdam, patrimonio dell’Unesco, dalle tonnellate di rifiuti plastici che li assediano a causa della inciviltà delle tante persone che vi transitano ogni giorno.

La proposta dell’organizzazione non si basa su una semplice escursione turistica, ma un peculiare viaggio in barca tra le acque di Amsterdam per contribuire a recuperare più plastica possibile. Plastic Whale è oramai popolare tra i turisti che cercano di dare un contributo originale al miglioramento della città che visitano. Il viaggio è anche utile come  una attività di team building per le aziende locali e ottimo strumento educativo per i gruppi scolastici.

Un’esperienza, quella in corso ad Amsterdam, dal grande contenuto anche testimoniale per liberare le acque del mondo dalla plastica, creando nuovo valore da questa tipologia di rifiuti con la realizzazione di barche da pesca oltre che di mobili per ufficio, dal design originale, come tavoli, sedie, una lampade e perfino pannelli acustici.

Ricordiamo che anche il nostro Ministero dell’Ambiente questa estate ha lanciato una specifica campagna #Iosonoambiente (vedi post “Plastica abbandonata e danni collaterali….“). Lo stesso Ministro Costa ha anche annunciato per il prossimo mese di ottobre nel corso della trasmissione “Si Può Fare” di Radio 24, la presentazione di un disegno di legge che rivisiti completamente i temi legati al recupero della plastica, specialmente in mare, dando corpo ad interessanti  progetti sperimentali già in essere, come quello organizzato a Livorno tra i pescatori locali, UniCoop Firenze e Legambiente, per il recupero della plastica come “pescato”, dal momento che quest’ultima costituisce oltre il 50% di quello che rimane nelle reti, con oltre 16 quintali di plastica recuperati in 4 mesi di sperimentazione.

A seguire un breve video che illustra l’originale iniziativa della capitale olandese.

Sauro Secci  

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