Prezzi al consumo del pellet ad aprile 2023 dopo un 2022 turbolento

Si conferma in questi mesi la riduzione del prezzo del pellet: dalle rilevazioni di aprile 2023 svolte da AIEL – Associazione italiana energie agroforestali – emerge che, dopo un anno turbolento, il prezzo del pellet è tornato su livelli simili alla primavera 2022, prima della fiammata estiva che ha dato il là alla corsa dei prezzi che ha toccato i 10,5 €/sacco a settembre 2022 e i 9,2 €/sacco a gennaio 2023. I dati raccolti dalle aziende associate al Gruppo Pellet ENplus® di AIEL e dagli operatori della grande distribuzione, segnalano un prezzo medio nazionale di 6,19 €/sacco, superiore di 0,4 € rispetto ad aprile 2022. A livello territoriale, le quotazioni più basse si registrano nelle regioni del Nord Est, con una media di 6,04 €/sacco, mentre le Isole pagano il prezzo medio più alto (7,27 €/sacco) a causa dei maggiori costi di trasporto e logistica.

Effetti dell’IVA al 10% sul prezzo del pellet 

La riduzione dell’IVA dal 22 al 10%, ottenuta grazie a un emendamento proposto da AIEL e inserito all’interno della Legge di Bilancio di fine 2022, ha portato benefici all’intero settore contribuendo all’abbassamento del prezzo del pellet al consumatore finale.

Consigli per il consumatore 

Dati i valori del prezzo del pellet rilevati ad aprile 2023 il consiglio che possiamo dare ai consumatori, soprattutto a chi usa il pellet come fonte di riscaldamento prevalente, è di acquistare il biocombustibile nel periodo estivo per evitare i fisiologici aumenti attesi all’inizio della stagione termica – spiega in una nota AIEL –. Il mercato cosiddetto “prestagionale” è infatti il più competitivo nell’arco dell’anno, anche se, in ogni caso, gli aumenti previsti durante la stagione termica non registreranno andamenti assimilabili a quelli dell’anno scorso, a meno di un nuovo shock energetico”.

Prezzo della legna da ardere ad aprile 2023

Per quanto riguarda invece la legna da ardere, i dati AIEL evidenziano l’aumento del prezzo rispetto all’anno precedente, in base al confezionamento (bancali o sfusa) e al grado di stagionatura (o contenuto idrico) che determina la classe di qualità di questo biocombustibile. Il prezzo rilevato ad aprile della legna da ardere con contenuto idrico (M) di 20-25 (quella più secca e con una maggiore efficienza energetica) è di 223€/t (+53 €/t rispetto ad aprile 2022), mentre quella con contenuto idrico a 30-35 costa 153 €/t (+21 € rispetto al 2022). La legna con contenuto idrico pari a 40-50 costa in media 139 €/t (+8 € rispetto al 2022). È importante ricordare che quando si acquista legna più umida, cioè con un contenuto idrico superiore a 20-25, è necessario lasciarla stagionare il tempo necessario a raggiungere lo stesso contenuto idrico della legna secca (20-25). Solo con la stagionatura è possibile limitare l’emissione di polveri sottili, notevolmente maggiore quando si utilizza legna umida, migliorare l’efficienza energetica dell’apparecchio e di conseguenza limitare i consumi. 

AIEL Associazione Italiana Energie Agroforestali è l’associazione delle imprese della filiera legno-energia che da 20 anni si occupa di promuovere la corretta e sostenibile valorizzazione energetica delle biomasse agroforestali, in particolare i biocombustibili legnosi (www.aielenergia.it). L’associazione rappresenta circa 500 imprese della filiera, tra cui circa il 70% delle aziende italiane ed europee di costruzione di apparecchi domestici e caldaie e, sul fronte dei biocombustibili, circa 150 produttori di legna e cippato e 90 imprese italiane di produzione e distribuzione di pellet. AIEL ha fondato e gestisce in Italia tre sistemi di certificazione: ENplus® (pellet), Biomassplus® (legna, cippato e bricchette) e ariaPulita® (stufe, inserti, caldaie domestiche a legna e pellet).

Fonte: AIEL

Redazione

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