I segreti del Lago degli idoli

E’ sempre un grande piacere per il nostro sito ospitare articoli ed iniziative di personaggi che si sono distinti in campo ambientale in tutte le sue componenti, divulgative, di innovazione e sviluppo e di riscoperta delle nostre origini attraverso il contatto con la natura e basati sull’irrinunciabile ruolo dei “luoghi”, unici veri detentori della nostra storia ed evoluzione ed elemento essenziale di passaggio tra generazioni. E’ oggi il turno di Gianfranco Bracci, per anni giornalista e fotografo della rivista Airone, guida ambientale autorizzata per legge con diploma europeo, istruttore di nordic walking e Hiking NHI, progettista di reti escursionistiche e trekking, corrispondente della rivista “Camminare” e allievo del grande etnologo, alpinista ed orientalista Fosco Maraini.

Pubblichiamo di seguito una bellissima iniziativa escursionista di Gianfranco Bracci, attraverso l’appennino toscano sulle orme della civiltà etrusca. Si tratta di un itinerario della durata di 5 giorni, dal 11 al 15 giugno 2016 che dalla valle del fiume Bisenzio raggiungerà un luogo davvero mistico e surreale del Parco delle Foreste Casentinesi, come il Lago degli idoli (foto seguente).

Dalla città etrusca sul Bisenzio al Lago degli Idoli sul Monte Falterona
(a piedi sui passi dei pellegrini etruschi)
Testo e foto di Gianfranco Bracci
“In gran segreto partì quindi dalla città ancora addormentata. Nessuno doveva essere al corrente del suo viaggio d’espiazione, del pellegrinaggio alla Montagna Sacra. Velthur andava al passo sul suo bel cavallo nero, compagno inseparabile di mille avventure. Quell’andatura tranquilla non stancava il cavallo né provava troppo l’esile forza dell’uomo. Il primo giorno trascorse nell’avvicinarsi alle pendici dei monti prossimi alla montagna sacra. Attorno solo il vuoto esclusivo del silenzio, interrotto soltanto dal continuo ruminare di Boreo che non pensava che a nutrirsi, lasciando al padrone il lusso dell’emozione. La lenta ascesa, inframmezzata da faticosi tratti a piedi dove il sentiero era più stretto, permise al guerriero di riflettere sulla sua vita, sugli errori fatti auspicando di poter avverare il sogno della difficile guarigione. La sua solitudine era solo in parte mitigata dalla bellezza naturale che lo circondava. Tutte quelle meraviglie spargevano nel suo forte e temprato animo la sottile malinconia di non poterle condividere con qualcuno. Giunto ad un largo crinale si fece strada nell’erba alta che profumava di buona stagione e impreziosita delle variopinte fioriture che ne ricoprivano l’intera superficie. Il vento faceva ondeggiare gli steli e l’aria, resa molto tersa, diradò le ultime brume mattutine scoprendo alla vista un paesaggio fantastico: una teoria di valli grinzose di un verde smagliante dalle quali emergeva la grande montagna: Velthruna, sacra ai vari popoli tirreni. Aveva raggiunto il tempio a metà del pomeriggio precedente e un giovane discepolo, iniziato alla Disciplina sacerdotale, lo aveva accolto per condurlo alla grande vasca lustrale rotonda, scavata nella pietra arenaria e dotata di un ombone centrale. Gli aveva cosparso la testa con l’acqua considerata sacra che veniva dalle sorgenti nascoste del fiume Arna e poi l’aveva condotto nei locali interni al cospetto dei sacerdoti più anziani. Qui era stato interrogato e visitato, prima di essere condotto alle “stanze della guarigione”, dove gli era stato indicato un giaciglio semplice ma pulito e comodo. «Velthur, il tuo possente fisico dotato di muscoli gonfi di buon sangue, indicano con certezza la tua condizione di valente guerriero ma la tua ferita è molto brutta, profonda ed infetta. Dovrai dunque spalmare sul braccio il limo che viene dal fondo del lago sacro ai nostri dei, Artume e Aplu. Il limo agirà durante il riposo notturno, mentre durante il giorno seguirai quanto Clavtie, il camthi tesham che ti assiste, ti ordinerà di fare; lui sarà il tuo guardiano e il tuo consigliere. Ogni mattina dovrai costeggiare il laghetto da destra verso sinistra, seguendo il corso dell’astro principale che Aplu ha voluto concedere al popolo Rasna e successivamente dovrai lavare la ferita per poi immergere l’arto nell’acqua, secondo le istruzioni del tuo tutore. Nel pomeriggio ti ritirerai in preghiera di fronte all’altare dedicato alla dea Uni, l’Ati-aisna del nostro popolo, Dea Madre per eccellenza. La invocherai affinché ti conceda la grazia della guarigione» fece una pausa prima di avvicinarsi e poggiare la mano aperta sulla testa del guerriero. «Dovrai avere pazienza e fede; nel volgere di qualche giorno sentirai venir meno il dolore ma dovrai sempre attenerti a quanto Clavtie ti dice di fare e alla dieta che ti sarà imposta. Infine al tuo ritorno, dovrai sacrificare un capretto le cui carni offrirai ai poveri della tua città. Infine, a guarigione avvenuta, tornerai qui e getterai nel lago un ex voto in bronzo che riproduca il bracio ferito e poi guarito.”
Questo brano, tratto da un romanzo che Marco Parlanti ed io abbiamo gia scritto ma non ancora pubblicato, da l’dea di cosa succedesse ad un pellegrino etrusco che arrivasse al Lago degli Idoli sul Monte Falterona, adesso Parco Nazionale. Gli ex voto che conosciamo sono stati recuperati sia nell’Ottocento che pochi anni fa. Allora vennero venduti legalmente al British Museum di Londra e a diversi altri musei qyuali l’Hemitage di Boston, dove sono ancora esposti. I secondi sono visibili nel museo archeologico del Casentino in Bibbiena. Adesso il lettore si chiederà: “ che cosa c’entra tutto questo con il “camminare”? Ebbene c’entra eccome. Infatti noi di CAMMINARE ci dedichiamo anche alla ricerca delle antiche vie di pellegrinaggio. Questa è forse una delle più antiche! Lo suppone anche il Prof Warden che da anni scava il sito etrusco di Poggio Colla (Vicchio di Mugello) che risale all’VIII ° sec. a. C. La sua equipe ha rinvenuto inportanti manufatti, fra cui anche un’antica stele nelle fondamenta del tempio che riporta una lunga iscrizione in etrusco, ancora inedita. L’archeologo pensa di aver trovato prove che gli etruschi delle varie città vicine di Vipsul (Fiesole), Artimino, Visenthia (Prato), Kainua (Marzabotto) ecc, si recassero regolarmente in pellegrinaggio fino a Laghetto degli Idoli, situato a poche centinaia di metri dalle sorgenti del fiume Arno, sul Monte Falterona. Vi si recavano per curarsi le ferite che non si risarcivano ed erano anche purulente. La spiegazione scientifica sorregge le varie possibili guarigioni perché nel limo del laghetto, formato dalla marciscenza dei rami dei faggi, nelle cui acque vi si immergono per ricaduta, produce la sostanza chimica del Creosoto. Tale sostanza aiuta a risarcire le ferite…anche se adesso sappiamo che è cancerogena ( ma gli etruschi non lo sapevano ancora). Una volta guariti, tornavano in pellegrinaggio lanciando nelle acque del laghetto, i loro ex voto che di solito erano in bronzo. Ecco che Noi di Camminare, insieme al CAI di Prato ed all’Associazione nordic hiking Italia, abbiamo avuto l’idea di studiare e ripercorrere uno di questi itinerari che partendo dalla “città etrusca sul Bisenzio di Prato il cui nome non conosciamo e che noi abbiamo ribattezzato “Visenthia” portava sul Monte Falterona. Lo ripercorreremo in 5 giorni di cammino lento ma impegnativo per poi, forti della Nostra esperienz sul cammino etrusco, partecipare ad un originale convegno che vedrà colloquiare il mondo dei camminatori e dei giornalisti di montagna con quello degli archeologi ed etruscologi studiosi delle antiche vie.

I giorni e le tappe del trek-pellegrinaggio:

  • 11/06 Calenzano – Bivigliano : Km 18.00 + 700 m – ore 5.00 – Albergo
  • 12/06 Bivigliano – Rif.Monte Giovi: Km 20.00 + 800 m-ore 7.00 – Rifugio-alb.
  • 13/06 Rif.Monte Giovi-Dicomano: Km 9.00 – 700 m – ore 3.00 – Agriturismo. nel pomeriggio Convegno “ Antichi pellegrinaggi e antichi riti etruschi” (museo di Dicomano) ore 17.30
  • 14/06 Dicomano-Castagno d’Andrea : Km 21.00 + 900 m – ore 7.30 – Rifugio
  • 15/06 Castagno d’Andrea-Lago degli idoli :Km 13.00 + 900 m – ore 6.00

Guidano il gruppo Gianfranco Bracci e Marco Parlanti, Guide Ambientali, Istruttori di nordic hiking e scrittori: (pagina Facebook)

Con la speciale partecipazione dell’ antropologo e autore di testi educativi GIOVANNI CASELLI
Organizzazione tecnica Appenninoslow : http://www.appenninoslow.it/
Patrocinio: Rivista Camminare – Associazione Nordic Hiking Italia – CAI di Prato
INFO: Gianfranco Bracci: gbracci@hotmail.com – 339/1181536

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