Guerre: vicine e assurde

L’editoriale di Michele Dotti per l’ultimo numero de L’Ecofuturo Magazine dedicato al rapporto tra Ecologia e Pace.

A lungo ci hanno raccontato le guerre come qualcosa di lontano e legato a ragioni a noi lontane. Quando ero bambino, le guerre in Africa ci venivano generalmente presentate come guerre etniche o di religione. Come a dire: «Ci spiace per loro, ma noi cosa c’entriamo e soprattutto cosa possiamo farci?».

Negli ultimi anni si è fatta strada sempre più chiaramente la consapevolezza che le vere ragioni dei conflitti sono altre, tutte in qualche modo legate al controllo delle risorse naturali (energia, materie prime, acqua). E forse non così lontane da noi e dai nostri consumi come si pensava.

In un certo senso, potremmo dire che rischiamo spesso di entrare in contatto, inconsapevolmente, con i conflitti del Pianeta. Questo accorcia le distanze e ci offre una possibilità concreta di contribuire a creare pace, attraverso le nostre piccole e grandi scelte quotidiane. Dall’abitare, all’alimentazione, alla mobilità, ecc.

Oltre alla presa di coscienza – fondamentale – sulle vere ragioni dei conflitti, si è fatta largo sempre più una delegittimazione della guerra come strumento di risoluzione delle guerre. Se analizziamo il lessico della guerra, questo risulta evidente. Nell’antichità c’erano le “guerre sante”, quindi apparentemente benedette da Dio e in quanto tali indiscutibili. Poi ci sono state le “guerre giuste”, non più mascherate dalla religione ma comunque ispirate a un valore alto e difficilmente contestabile come quello della giustizia. Progressivamente, la parola “guerra” è diventata sempre più imbarazzante, un po’ per tutti, fino a scomparire per lasciare il posto ai cosiddetti “interventi umanitari”, fino alle odierne “operazioni speciali”. Insomma modi diversi e palesemente ipocriti per indicare la stessa cosa, ma comunque un buon segnale, perché ad ogni passaggio, se ci pensiamo bene, è andata sempre diminuendo la legittimazione della guerra.

Certo, questo non c’impedisce di assistere oggi ai terribili conflitti in Ucraina e a Gaza, oltre a tutti gli altri di cui si parla molto poco, come quelli in Sudan, Yemen, Myanmar e decine d’altri. Però la delegittimazione della guerra e la consapevolezza diffusa delle sue vere cause sono punti di appoggio fondamentali su cui fare leva per tutti coloro che hanno a cuore la pace… Continua a leggere gratuitamente l’editoriale su L’ECOFUTURO MAGAZINE – CLICCA QUI

Redazione

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