Geotermia: il mercato europeo non teme la crisi

A promettere i trend di sviluppo più incoraggianti il teleriscaldamento geotermico, che entro pochi anni dovrebbe raddoppiare la propria capacità istallata in Europa


Esperti e professionisti del mondo industriale, della ricerca e del settore pubblico si sono dati appuntamento il 4 e il 5 dicembre a Budapest per l’annuale conferenza Geopower Europe con l’obiettivo di discutere degli aspetti fondamentali del mercato geotermico nel vecchio Continente. Mercato che, secondo i relatori intervenuti alla due giorni d’alto livello, sta reagendo in maniera ottimale al particolare periodo di congiuntura economica. I progetti geotermici continuano a crescere con un trend consistente, nonostante la crisi e le preoccupanti notizie in merito ai quadri giuridici e finanziari in alcuni Stati membri dell’Unione.

Per fornire una solida base d’analisi su ciò che il comparto deve aspettarsi nei prossimi anni, durante la conferenza è stato presentato il nuovo Rapporto 2012 dell’EGEC (il Consiglio europeo dell’energia geotermica), puntuale fotografia del mercato geotermico comunitario (elettricità e calore) e degli attuali regimi di sostegno finanziario. E dal report emerge una notizia decisamente positiva in merito al teleriscaldamento geotermico In questo specifico settore, spiegano gli analisti di EGEC, il mercato ha goduto di un nuovo impulso nel corso degli ultimi 3 anni, con un numero in crescita di progetti presentati che faranno sì che al 2015 la capacità termica venga addirittura raddoppiata rispetto quella attuale, raggiungendo i 4 GW.

Inoltre, con l’inizio dei lavori di perforazione a settembre di quest’anno, il progetto ECOGI (Exploitacion de la Chaleur d’Origine Géothermale pour l’Industrie) in Francia orientale sta dando prova di una nuova rotta per il teleriscaldamento, ovvero i “sistemi geotermici migliorati” o EGS. Il Consorzio a capo del progetto prevede di estrarre da 3000 m di profondità e in circuito chiuso, acqua a temperatura sufficientemente alta da poter produrre vapore a 140 °C per una potenza termica installata di 24 MWt. Il calore verrebbe destinato alla produzione di amido nello stabilimento Roquette Freres di Beinheim.

“Stanno emergendo continui trend positivi, in termini di numero di nuove centrali e sistemi di teleriscaldamento geotermici. Tuttavia, se vogliamo realizzare questo enorme potenziale, abbiamo bisogno di un quadro giuridico e finanziario stabile, sostenuto da maggiori fondi per il R&S da Orizzonte 2020”, ha affermato Burkhard Sanner, presidente di EGEC. Nonostante i suoi vantaggi – fornire calore ed energia 24 ore al giorno e non richiede ulteriori infrastrutture o tecnologie di storage – secondo il Consiglio la tecnologia ha ricevuto un supporto inadeguato, molto meno di qualsiasi altra tecnologia allo stesso livello di sviluppo.

FONTE | Rinnovabili.it

Articoli correlati