Finalmente anche le bioplastiche hanno il loro consorzio

E’ finalmente di dominio pubblico la news che tutti attendevamo da tempo, anticipata da una nota del produttore di biopolimeri Ingeo™ Natureworks™: sia il Ministero dell’Ambiente che il Ministero delle Attività Produttive, hanno riconosciuto finalmente l’esistenza delle bioplastiche, approvando la nascita del consorzio obbligatorio di recupero Biorepack™ con la pubblicazione del decreto nella Gazzetta Ufficiale di sabato 14 novembre 2020.(Nella foto di copertina: 2020 plastic Christmas tree – di Marco Benedetti photoreporter)

Almeno in Italia le bioplastiche  non sono più “quelle sconosciute”, alternative alle plastiche tradizionali che per buttarle  nel raccoglitore giusto occorre spesso uno tecnico, compiendo altresì un azzardo  perché quasi irriconoscibili dalle plastiche fossili trasparenti quando la norma che prevede l’indicazione del tipo di materiale su imballaggi e oggetti assimilabili agli imballaggi, oltre a essere su “base volontaria”, indicava di marchiarle con un 7 dentro il triangolo, come previsto dalla EU, ovvero abbinando le plastiche biodegradabili ad un mix di altre e ben riconoscibili  plastiche fossili, non riciclabili, non sostenibili, come PVC, policarbonato ecc. Tra queste per es. la società Alia che raccoglie tuttora i rifiuti nelle provincie di Firenze e Prato; fino a poco tempo fa  ne sconsigliava l’uso nei grandi eventi come per es. durante FirenzeRock 2019,  perchè non era in grado di riconoscerle o non aveva un impianto di compostaggio all’altezza della situazione, portando tutto comunque al termovalorizzatore e mettendo a disagio o creando addirittura danni – anche di immagine – a tutta la filiera: chi produceva oggetti monouso in bioplastica, chi li commercializzata  e chi, come consumatore, pagandole di più delle plastiche non biodegradabili, le usava in buona fede e speranza, come i bicchieri e stoviglie monouso – “Biorepack™ – si legge nella nota di Natureworks – è ufficialmente il settimo consorzio della filiera del Consorzio Nazionale Imballaggi (Conai) e si occuperà della gestione del fine vita degli imballaggi in plastica biodegradabili e compostabili in Italia. 6 principali produttori e trasformatori di bioplastiche (Ceplast, Ecozema-Factory Pliers Schio, Ibiplast, Industry Plastic Tuscany, Novamont e Polycart), che lavorano per questo obiettivo dal 2018, incarnano Biorepack™ e gestiranno gli imballaggi in plastica biodegradabili e compostabili italiani che possono essere riciclati con la raccolta dei rifiuti organici e trasformati, con specifico trattamento industriale, in compost o biogas.”

“Siamo estremamente soddisfatti – commenta Marco Versari, presidente di Biorepack™ (oltre che di Assobioplastiche) in una nota ufficiale della Natureworks  – perché con l’approvazione dello Statuto si riconosce la specificità di un materiale con un fine vita molto peculiare rispetto a quello degli altri, coperti dagli attuali sei consorzi di filiera Conai.

Essere il primo consorzio europeo per il riciclo organico degli imballaggi in bioplastica significa compiere un passo avanti senza pari nel campo del riconoscimento del valore del riciclo organico e consentire al nostro Paese di rafforzare la propria leadership nel settore della bioeconomia circolare .

2 sono i produttori di bioplastiche socie anche di Chimica Verde
 Bionet™ (www.chimicaverde.it): Novamont produttore del noto Materbi™ e Natureworks produttore del biopolimero pla marchiato Ingeo™.

“Chimica Verde Bionet  – scrive in una nota Sofia Mannelli, presidente della ass.naz. chimica verde bionet – è soddisfatta che finalmente, dopo due anni dalla costituzione, Biorepack™,  sia  stato riconosciuto ufficialmente. Primo in Europa. L’associazione CVb che da anni promuove la bioeconomia circolare lungo tutte le filiere produttive, si è già resa disponibile  a collaborare con il nuovo consorzio presieduto da Marco Versari per rendere la norma attuabile anche supportando le aziende produttrici di imballaggi con esperti di ecodesign e le competenze dei propri associati”.

Marco Benedetti
m.benedetticonsulting@gmail.com

Redazione

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