Coronavirus: la visione del Dottor Ernesto Burgio (SIMA)

Pubblichiamo di seguito un articolo pubblicato un mese fa, all’esordio in Italia della pandemia da coronavirus, di un grande esperto di epigenetica e membro di Sima (Società Italiana Medicina Ambientale), Dottor Ernesto Burgio

Di fronte ad una seria minaccia per la salute psicofisica e per la stabilità socio-economica di intere comunità e dell’intero Pianeta, come quella rappresentata dall’apparire sulla scena di un virus potenzialmente pandemico, sarebbe auspicabile raggiungere al più presto una rappresentazione condivisa dello “scenario peggiore possibile” e la conseguente messa in campo di una strategia di contrasto del virus al contempo rapida efficace e duratura.

Purtroppo nei confronti di 2019nCoV questi obiettivi non sono stati finora raggiunti e sembrano sussistere persino incertezze circa l’origine del nuovo coronavirus che avrebbe fatto il salto di specie, l’intrinseca virulenza dell’agente patogeno e l’attuale condizione epidemiologica di pandemia potenziale o conclamata. La SIMA – Società Italiana di Medicina Ambientale chiede di mettere da parte pregiudizi e valutazioni ideologiche e di prendere in considerazione esclusivamente i dati scientificamente accertati.

Negli ultimi 25 anni numerosi “nuovi virus” sono emersi da serbatoi naturali (animali) e in alcuni casi è stato giustamente lanciato un allarme pandemico. Così è avvenuto negli anni 1997/2002/2005 per l’orthomyxovirus aviario H5N1; nel 2002/2003 per il coronavirus SARS (Ceppo Urbani); nel 2009 per l’H1N1 triplice ricombinante dell’influenza suina proveniente dal Messico. È importante sottolineare che in tutti questi casi non si è verificata la temuta pandemia essenzialmente perché i nuovi virus non hanno acquisito le mutazioni necessarie a invadere la nuova specie.

Nel caso di 2019nCoV la situazione sembra molto differente. Il virus è per oltre il 90% della sua sequenza master analogo ad un coronavirus di pipistrello e presenta almeno 6 mutazioni nella Spike Protein e 2 nel sito di clivaggio che gli permettono di legare con grande facilità i recettori ACE2 delle vie respiratorie umane e di essere estremamente contagioso ed invasivo per la nostra specie. Infatti, nel giro di pochi mesi il virus ha provocato decine di migliaia di casi diagnosticati e migliaia di morti accertate in Cina e si sta diffondendo rapidamente in tutto il pianeta.

Non è possibile al momento attuale prevedere con sufficiente certezza l’evoluzione della pandemia in atto, che potrebbe anche rivelarsi lunga e drammatica, procedere per poussees di diversa gravità (come nel 1918) e perdurare a lungo.

A fronte di questo, che rappresenta il “peggiore degli scenari possibili”, SIMA ha più volte proposto e ripropone con determinazione l’unica strategia sanitaria in grado di mettere il nostro e gli altri paesi nelle condizioni, da un lato di affrontare in modo efficace e duraturo questo e ogni altro possibile allarme o emergenza pandemica; dall’altro di mettere in sicurezza il servizio sanitario pubblico (l’unico che sta sostenendo il drammatico carico dell’emergenza attuale) e la salute degli operatori sanitari stessi.

Questa semplice, necessaria ed urgente strategia, consiste nella istituzione di corridoi sanitari alternativi stabili, finalizzati a canalizzare l’afflusso dei casi sospetti, accertare i casi effettivi e sintomatici, ricoverare in sedi appropriate i casi lievi e collocare in terapia intensiva i casi gravi, senza mettere a rischio i servizi di pronto soccorso e terapia intensiva degli ospedali.

Ci sembra di poter riconoscere negli ospedali militari, attualmente sottoutilizzati, le strutture idonee e adattabili in tal senso in tempi relativamente rapidi sia per l’attuale emergenza, sia per i possibili sviluppi della stessa, sia per analoghe emergenze prossime venture.

PER FAVORE SMETTETELA DI FAR GIRARE SCIOCCHEZZE! TROPPI NOSTRI AMICI E COLLEGHI RISCHIANO DI MORIRE OGNI GIORNO ED OGNUNO SI DEVE PRENDERE LE PROPRIE RESPONSABILITA’ E IMPEGNO.

Dott Burgio SIMA (Società Italiana Medicina Ambientale)

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