World Energy Outlook: le proiezioni al 2040 di IEA

Puntuale come ogni anno il World Energy Outlook 2017, appena pubblicato dalla IEA (International Energy Agency) traccia le principali direttrici sulle quali si muoveranno gli scenari energetici da qui al 2040, un arco temporale che, pur facendo registrare ancora una crescita nella domanda di petrolio e di gas naturale, vedrà le fonti rinnovabili a dominare lo scenario dei prossimi due decenni.

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Secondo il nuovo rapporto IEA saranno quattro le principali direttrici evolutive:

  • la diffusione e il calo dei costi per le energie pulite;
  • la crescente elettrificazione del sistema energetico;
  • la transizione della Cina verso un mix energetico ambientalmente più sostenibile;
  • l’aumento delle esportazioni di petrolio e gas dagli Stati Uniti.

Alla fine dell’arco temporale le fonti rinnovabili saranno in grado di soddisfare circa il 40% della domanda primaria, rendendo possibile così la progressiva alienazione del carbone dal mix energetico. Una penetrazione quella delle energie rinnovabili rafforzata dai contestuali miglioramenti sul fronte dell’efficienza energetica, senza i quali risulterebbe più che raddoppiato l’incremento dei consumi finali di energia rispetto alle previsioni.

Le proiezioni presentate da IEA nel nuovo rapporto, vedono un incremento della domanda di petrolio fino al 2040, con 105 milioni di barili al giorno previsti per quella data a fronte della attuale domanda giornaliera, collocata oggi a circa 96 milioni di barili, seppur con una decellerazione a un ritmo decrescente. Un incremento decisamente più deciso è invece previsto per l’utilizzo del gas naturale, con un +45% al 2040, pur se con una concentrazione soprattutto nel settore industriale, a discapito di quello elettrico.

Sul fronte della generazione elettrica, da oggi al 2040 le rinnovabili rappresenteranno due terzi degli investimenti globali, con una concentrazione degli stessi nella rapida diffusione del fotovoltaico, guidata da Cina e India, che farà diventare la fonte solare la principale fonte di elettricità a basso tenore di carbonio. In ambito della Unione Europea le fonti pulite costituiranno l’80% della nuova capacità installata, con l’eolico destinato a divenire, entro il 2030, la prima fonte di elettricità del Vecchio Continente, grazie a una forte crescita sia delle installazioni a onshore che di quelle offshore.

A seguire un breve video che presente il nuovo World Energy Outlook 2017 di IEA

Sauro Secci 

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