Tranquillità ignota. Alla ricerca del tempo perduto

Tranquillità ignota. Un articolo a cura di Andrea Degl’Innocenti, giornalista ambientale, socio fondatore di Italia che Cambia

Viviamo in epoca di eccessi che sono nefasti per noi e per il Pianeta

Siamo – e intendo noi, Homo Sapiens – una specie particolare. Facciamo un sacco di cose, molte di dubbia utilità, se non dannose. Diamo valore al fare più di ogni altra cosa: le agende piene di impegni sono il non plus ultra dello status.

Non riusciamo a stare tranquilli. Riempiamo ogni secondo di attività frenetiche, siamo spinti a lavorare, produrre, impegnarci e sudare come se da questo sforzo costante e senza fine potessimo estrarre, goccia a goccia, il senso delle nostre vite.

Decenni fa, quando si iniziava a parlare di automazione del lavoro, in tanti presagivano un mondo godereccio fatto di ozio e sollazzi con ben poco spazio riservato al lavoro umano. E invece eccoci qua. Siamo riusciti a reinvestire il tempo liberato dalle tecnologie in nuove attività, nuovo lavoro, nuovi prodotti, nuovi bisogni.

I risultati di questo eccesso sono nefasti. Viviamo in un Pianeta sovraffollato di persone, una parte delle quali consuma un sacco di beni per soddisfare bisogni che altri hanno dovuto creare per occupare il proprio tempo, usando risorse e manodopera di una fetta di popolazione nullatenente. Abbiamo creato un sistema caotico e impossibile da gestire cui continuiamo ad aggiungere variabili meravigliandoci se le cose non vanno.

Nel mezzo di questo caos, spesso ci scordiamo che il nostro tempo ha un valore. Un valore conosciuto bene dalle grandi aziende digital, che competono per accaparrarselo ma pressoché ignoto a noi, che di quel tempo saremmo i legittimi proprietari. L’avvento dell’intelligenza artificiale, potenzialmente, libererà altro tempo umano da compiti necessari. Diventa quindi ancora più importante la domanda su come impiegheremo questo tempo. Riusciremo a liberarlo davvero? Per fare cosa? E siamo sicuri che “fare” sia il verbo migliore in questo caso?

Su Italiachecambia.org abbiamo intervistato molte persone che sono riuscite a liberare del tempo dalle proprie vite caotiche per seguire le proprie passioni o semplicemente vivere meglio, a ritmi più lenti, alle quali ispirarsi.

Una delle realtà più interessanti da questo punto di vista è la rete delle banche del tempo, presente in tutta Italia. Le banche sono nate dall’inventiva di gruppi di donne, da una riflessione sulla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, nonché sulla costruzione dei legami sociali… continua a leggere gratis su L’ECOFUTURO MAGAZINE

Redazione

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