Si è svolta, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio, la conferenza stampa del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, con i Ministri dell’Economia Franco, dello Sviluppo Economico Giorgetti, della Transizione Ecologica Cingolani, al termine del Consiglio dei Ministri n. 62. creative commons creative commons creative commons Immagini messe a disposizione con licenza CC-BY-NC-SA 3.0 IT

Superbonus: nuovo decreto su cessioni, controlli, sicurezza

Superbonus: tutte le novità del nuovo Decreto Legge annunciato durante il Consiglio dei Ministri del 18 febbraio.

Cambiano ancora le norme sui bonus edilizi, compreso quello al 110%. Ma stavolta imprese, operatori e cittadini tirano un sospiro di sollievo. Si allontana infatti quel rischio di blocco dei cantieri nato dopo i provvedimenti anti-frodi che avevano reso più difficile la cessione dei crediti. Il Governo è intervenuto di nuovo, con un decreto ad hoc. Proprio per correggere la stretta che di fatto aveva strozzato il mercato dei crediti ceduti, creando incertezza e spingendo le piccole banche, ma anche Poste e Cdp, a bloccare temporaneamente le nuove acquisizioni in attesa di un chiarimento. Le cessioni multiple tornano quindi di nuovo possibili, ma con limiti e nuove sanzioni più dure per chi truffa lo Stato. Non a caso al nuovo intervento viene dato il titolo “Misure urgenti per il contrasto alle frodi in materia edilizia“.

Le novità

La disposizione prevede che sarà possibile cedere il credito per tre volte e solo in favore di banche, imprese di assicurazione e intermediari finanziari. E che lo stesso non possa formare oggetto di cessioni parziali successivamente alla prima comunicazione dell’opzione all’Agenzia delle entrate. A tal fine viene introdotto un codice identificativo univoco del credito ceduto per consentire la tracciabilità delle cessioni.

Le disposizioni si applicano alle cessioni inviate all’Agenzia delle entrate dal primo maggio 2022. Non solo. Per scoraggiare chi tenta di farsi rimborsare spese fittizie o gonfiate, arrivano multe. Ed anche il carcere per il “tecnico abilitato” che, nelle asseverazioni necessarie per ottenere i bonus edilizi, “espone informazioni false o omette di riferire informazioni rilevanti sui requisiti tecnici del progetto di intervento o sulla effettiva realizzazione”, oppure “attesta falsamente la congruità delle spese”. La reclusione va da due a cinque anni e la multa da 50.000 a 100.000 euro. Pena aumentata “se il fatto è commesso per conseguire un ingiusto profitto per sé o per altri”.

Infine, viene introdotta anche una norma a tutela del lavoro proposta dal ministro Andrea Orlando. I bonus saranno concessi solo a chi applica contratti collettivi nazionali di settore stipulati dalle organizzazioni più rappresentative. Una misura che garantisce formazione e maggiore sicurezza per chi lavora nei cantieri. Leggi l’approfondimento su questo punto su adnkronos.

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Il commento di CNA

“E’ opportuna la scelta del Governo di intervenire con un decreto correttivo, come ripetutamente da noi sollecitato, per superare il blocco della cessione dei crediti legati alla riqualificazione del patrimonio immobiliare. E scongiurare la paralisi del settore delle costruzioni generata del decreto Sostegni Ter”. Così il presidente nazionale CNA, Dario Costantini.

Il nuovo decreto-legge elimina gli impedimenti all’acquisto da parte dei soggetti finanziari autorizzati. E regola l’utilizzo dei crediti sottoposti a sequestro penale, consentendo agli intermediari di riprendere, senza indugi, l’acquisto dei crediti di imposta. Il nuovo quadro normativo fornisce inoltre una prima risposta ai meccanismi di cessione tra imprese. Si consente così di rimettere così in moto il processo di riqualificazione degli edifici fondamentale per conseguire gli obiettivi di transizione energetica. Confidiamo che il Parlamento possa completare il quadro normativo per restituire certezze ai proprietari e alle imprese”.

La nota del Senatore Gianni Pietro Girotto

“Il testo del nuovo decreto recita: “… fatta salva la possibilità di due ulteriori cessioni solo se effettuate a favore di banche e intermediari finanziari iscritti all’albo previsto dall’articolo 106 del TUB…”. Quindi per fare un esempio concreto. La “signora Maria” ordina la riqualificazione della propria casa e non paga nulla perché ottiene lo sconto 110% in fattura da parte dell’impresa che esegue il lavoro. Tale impresa esegue la prima cessione verso chi vuole (un suo fornitore, una Esco, una banca…). A questo punto tale soggetto può fare una seconda cessione verso una banca (magari piccola). E quest’ultima potrà fare una terza cessione verso altra banca (magari grande)”.

“Sono comprese come acquirenti anche le Assicurazioni. Un passo avanti dunque, ma come sempre inizio a ricevere i riscontri delle numerose Associazioni di professionisti, imprese, consumatori. Sicuramente ci saranno a prescindere ulteriori correzioni da apportare, perlomeno per consentire il recupero del tempo perso in queste settimane”.

Redazione

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