Sovranità alimentare: continua l’impegno sul territorio di Slow Food
Autonomia ed indipendenza dalla politica a tutti i livelli e soprattutto dalla dinamiche, spesso poco trasparenti ed autoreferenziali di certa burocrazia regionale. Primazia dei principi e dei valori etici sottesi alla difesa territoriale e regionale della sovranità alimentare ed alla promozione diffusa, militante e quotidiana del cibo buono, pulito e giusto coinvolgendo ed impegnando direttamente i produttori, i consumatori, i ristoratori, le istituzioni locali ed il mondo della Scuola.
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A ribadire contenuti, metodi ed obiettivi che dal 2012, anno della sua costituzione a Corigliano-Rossano, continuano ad ispirare ed a motivare sia l’attività di denuncia che di proposta e l’impegno importanti del Convivium Slow Food Pollino Sibaritide Arberia sul territorio sono il Fiduciario Lenin Montesanto, il portavoce della Comunità Slow Food Arberia cosentina Roberto Matrangolo ed il Comitato di Condotta composto da Fortunato Amarelli, Cristiana Smurra, Ciccio Ratti, Cesare Anselmi, Antonio Scaglione, Leo Acri, Micheal Barillaro, Francesca Felice e Luigi Pucciano.
Il Comitato di Condotta coglie, inoltre, l’occasione anzi tutto per chiarire, informare e tranquillizzare soci, simpatizzanti, amici, sostenitori e la rete dei produttori che non soltanto non vi è stata ma che non vi sarà alcuna riduzione dell’impegno fino ad ora dimostrato sui temi della difesa e promozione della biodiversità, della sensibilizzazione e della educazione alla qualità e territorialità dell’alimentazione.
Da oltre un anno destinatario e vittima di ricorsi formali e pretestuosi e di numerose e sotterranee iniziative ostruzionistiche e diffamatorie sollecitate e messe in campo da uno sparuto gruppo di disturbatori interessati e mossi esclusivamente da interessi personali, dei quali non risulta alcun altro impegno reale in seno all’associazione nonché sistematicamente assenti alle attività ed eventi Slow Food, il gruppo dirigente della Condotta nel pieno esercizio delle proprie funzioni ha già chiarito e continuerà a chiarire, se necessario, in tutte le competenti sedi giudiziarie nazionali e comunitarie, la trasparenza e la correttezza delle proprie attività e l’immagine ed onorabilità dei propri membri e del Convivium.
Nonostante il crollo considerevole degli iscritti Slow Food in tutt’Italia ed in modo vertiginoso in Calabria, dato oggettivo sul quale servirebbe più di una riflessione, restiamo convinti – prosegue il Comitato di Condotta – che i valori ed in principi ispiratori oltre 30 anni fa di Slow Food debbano continuare ad essere difesi, anzi tutto sui territori e se necessario, anche contro quanti, a vario titolo, rappresentano la stessa associazione a tutti i livelli. – Così come restiamo convinti – prosegue il gruppo dirigente della Condotta Pollino Sibaritide Arberia – che, ad esempio, sia molto più importante diffondere preventivamente la conoscenza e la consapevolezza degli eventuali presìdi Slow Food da riconoscere e da promuovere nei territori invece che privilegiare rapporti elitari con singoli produttori, senza che gli stessi presìdi siano vissuti come tali ed apprezzati dalle comunità locali; che, ancora, non sia accettabile l’indicazione di osterie nella Guida nazionale Slow Food senza il coinvolgimento attivo delle realtà territoriali o senza la verifica di altri parametri di coerenza etica, tra i quali ad esempio il rispetto delle norme relative al rilascio di scontrini e fatture fiscali; e che, infine, promuovere dal basso e nei territori l’adesione consapevole alla filosofia Slow Food sia molto più importante del finanziamento o della partecipazione economica regionale al Salone del Gusto o ad altri eventi fieristici nazionali ed internazionali promossi dall’Associazione soprattutto quando queste diventano fallimenti annunciati perché organizzati senza criterio e senza trasparenza.
“Siamo consapevoli – conclude il Comitato della Condotta Pollino Sibaritide Arberia – di poter contare sulla fiducia, sulla stima e sul sostegno sincero e convinto dei tantissimi soci, simpatizzanti e produttori che dal basso all’alto jonio cosentino, dalla Sila Greca all’Arberia cosentina, dal Pollino alla Valle dell’Esaro vogliono continuare a condividere con noi, anche eventualmente attraverso altre associazioni, l’impegno per il cibo buono, pulito e giusto che ci ha visto e che ci continuerà a vedere in prima fila per lo sviluppo eco-sostenibile e durevole della terra in cui abbiamo scelto di vivere ed operare”.