Singapore 2100: come dovranno essere le città del futuro

Immaginare le città del futuro. Questo lo sforzo che i “visionari di WOHA Architects hanno fatto. Immaginandole necessariamente resilientisostenibili ed in perfetta simbiosi con la natura. Da questa idea la realizzazione del video Singapore 2100. Uno sguardo nella direzione verso cui dovremmo muoverci da subito per evitare la crisi ambientale incombente.

Bisogna considerare che strategie, innovazioni e tecnologie necessarie, sono disponibili da subito. Bisogna solo imparare ad utilizzarle in maniera ottimale, con il verde urbano assoluto punto fermo. Per una dimensione non più e non solo di bellezza, ma come parte attiva del processo rigenerativo urbano.

Singapore è immaginata come città 50/50

Metà della superficie destinata alla natura e l’altra metà agli spazi urbani. L’incremento della biodiversità sarà in grado di mitigare gli effetti dell’isola di calore urbano,. L’aria sarà più pulita ed il benessere visivo per il residente nettamente migliorato.

Considerando il traffico come uno degli elementi più critici dell’ambito urbano, Woha prevede grande spazio per il trasporto pubblico, ii percorsi pedonali e ciclabili. E mezzi privati prevalentemente elettrici. Nel contempo le autostrade e le grandi vie di comunicazione potranno svilupparsi in sotterranea.

“Potremo navigare la città secondo 3 dimensioni: fuori terra, sottoterra e attraverso i cieli”

In Singapore 2100 è in evoluzione anche il concetto di spazio privato, con gli spazi destinati a a lavoro, studio e gioco di tipo multifunzionale. Dove cioè più persone potranno accedere in tempi diversi. Tutto questo porterà ad un uso più efficiente e razionale degli spazi, permettendo nel contempo ai cittadini di restare attivi. Meno ore di “alienamento” in uffici solitari. A favore di un orario ridotto ma più efficiente, con la parte restante del tempo da dedicare alla socialità.

Da considerare che l’incremento della popolazione mondiale ed il progressivo spostamento verso le metropoli faranno si che le città si sviluppino prevalentemente in altezza.

La suddivisione degli spazi immaginata da WHOA

Nello strato sotterraneo i servizi e la logistica. Le zone commerciali, comunitarie e naturali saranno invece al livello del suolo. Infine le parti dove vivere e lavorare saranno a metà altezza degli edifici. Con gli ultimi piani e le coperture destinate ad accogliere i sistemi di produzione energetica e il verde per la raccolta dell’acqua piovana.

il video realizzato da WHOA sulla città immaginata “SIngapore 2100”

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La Redazione di Ecquologia

(Fonte immagine di copertina WOHA)

Redazione

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