Riduzione preventiva delle plastiche: la svolta green degli alberghi USA

A quasi un secolo dal suo avvento, la plastica sta proponendosi sempre più alle cronache per le grandi criticità legate all’uso indiscriminato ed all’abbandono incontrollato, riversandosi nei nostri mari e da qui, attraverso i pesci, nella catena alimentare, dando luogo anche e macroscopici fenomeni di accumulo begli oceani.

  {tweetme} #noplasticheiinmare “Riduzione preventiva delle plastiche: la svolta green degli alberghi USA” {/tweetme} 

Una problematica che richiede evidentemente un approccio molto articolato e che si è arricchita in questi mesi delle iniziative in corso nelle grandi catene alberghiere statunitensi. 

Negli Stati Uniti, si consumano in media ogni anno circa mille bottigliette di shampoo e sapone per ognuna delle 5 milioni di camere d’albergo, generando miliardi di bottigliette di plastica da smaltire.

La svolta green è costituita dalla progressiva sostituzione da parte delle grandi catene alberghiere delle bottigliette da circa 40 ml con dosatori fissi più grandi installati direttamente dentro vasche, box doccia, lavandini, etc.. 

Si tratta della fine di un’era, dove non si porteranno più a casa bottigliette di shampoo o doccia schiuma con il nome dell’hotel. Si sono comunque levate critiche da parte di alcuni detrattori che vedono l’azione come una caduta di stile che si affianca alla scomparsa dalle camere di albergo di altri articoli, come il colluttorio, la carta intestata, penne, etc.. Tra i difetti imputati al dosatore da parte dei detrattori anche un paradossale maggiore spreco legato alla possibilità di utilizzo di più prodotto in doccia.

Imputazioni alle quali risponde Liam Brown, responsabile dei “brand” Mariott, una delle catene più grandi del continente americano, secondo il quale “si arriverà a risparmiare fino a 2mila dollari mediamente a struttura alberghiera”. Il vero risparmio, quindi, è in termini ambientali. Con buona pace per chi sarà costretto a rinunciare a un po’ di “stile” sotto la doccia. Quando la transizione avviata dalla catena per la quale lavora riguarderà la quota obiettivo dei 1500 alberghi, determinerà per Marriott ogni anno un risparmio di 170 tonnellate di plastica da smaltire. 

La Redazione di Ecquologia

Articoli correlati