Reddito Energetico: Boom di Richieste

Avete presente quell’agevolazione definita Reddito Energetico che doveva aiutare i nuclei familiari in condizione di disagio economico con ISEE sotto i 15.000 euro nella realizzazione di un impianto fotovoltaico? Beh: è andato così bene (da capire cosa vuol dire bene!) che le risorse finanziarie disponibili per tutto il 2024 sono andate esaurite nel giro di 24 ore dall’apertura della piattaforma su portale GSE (Gestore dei Servizi Energetici).

Le risorse finanziarie rese disponibili per gli anni 2024 e 2025 sono complessivamente pari a 200 milioni di euro, per ciascuna annualità, e così ripartite:

  • 80 milioni di euro alle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia
  • 20 milioni di euro alle restanti Regioni o Province Autonome..

Gli 80 milioni di euro per le Regioni del Sud sopra citate sono andati in fumo nel giro di 24 ore. Considerando che gli impianti da realizzare potevano avere potenza compresa tra 2 kW e 6 kW, riportiamo alcune riflessioni che vorremo condividere con voi e capire cosa ne pensate:

  • Supponendo una media di potenza realizzativa per impianto pari a 3 kW e quindi un costo finanziario pari a 6.500 euro, questo significa che gli 80 milioni di euro sono equivalenti a 12.300 impianti. Ma non sono un po’ pochini rispetto alle famiglie con ISEE sotto ai 15.000 euro. Che dite?
  • Ma poi una famiglia con ISEE sotto ai 15.000 è veramente una famiglia in disagio economico? Non era forse meglio abbassare la soglia dell’ISEE ? che ne pensate?
  • C’è davvero tutta questa discrepanza di famiglie in disagio economico tra Nord e Sud? Non sono un po’ penalizzate le famiglie del Nord in questo caso con il solo 20% dei contributi (e lo scrive uno del Sud)? 
  • Premesso che sempre meglio di niente, ci chiediamo ha senso agevolare l’installazione del solo fotovoltaico senza l’accumulo? Facendo così il fotovoltaico sarà in grado di abbattere i consumi del 30/35% che quindi si tramutano in un risparmio nel costo bolletta del 20%. Pertanto la domanda: si aiuta davvero una famiglia in disagio economico?
  • Come è possibile migliorare questa misura facendo rientrare più famiglie in VERO disagio economico secondo voi cercando di ripartire questa agevolazione in maniera equa e giusta?
  • Chiediamo alle associazioni come Italia Solare e Alleanza per il fotovoltaico in Italia: è possibile riportare le osservazioni direttamente al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica?

Grazie a chi contribuirà a questo confronto costruttivo!

Ing. Riccardo Moschetta – SE | SISTEMI ENERGETICI

Contatore delle risorse disponibili (gse.it)

Leggi anche: REDDITO ENERGETICO NAZIONALE, OLTRE 10.500 RICHIESTE PER L’ACCESSO AI FONDI DEDICATI AL SUD ITALIA E ALLE ISOLE (gse.it)

Comunicato stampa del Sen. Antonio Trevisi: Grande successo del Reddito Energetico Nazionale

Chiedo al Ministro Fratin e all’Assessore Delli Noci di riaprire quanto prima gli sportelli nazionale e regionale per consentire ad altre famiglie in difficoltà l’installazione di un impianto fotovoltaico gratuito sul proprio tetto.

Roma, 6 luglio 2024. Il senatore Antonio Trevisi esprime grande soddisfazione per il successo del reddito energetico nazionale, una legge fortemente voluta e promossa in Puglia. “Credo fermamente in questa legge che abbiamo voluto in Puglia e i risultati parlano chiaro. A livello nazionale, il governo Conte 2 ha stanziato 200 milioni di euro, e nella giornata di ieri, in meno di 24 ore sono stati conclusi i primi 80 milioni per il sud”.

Il senatore Trevisi sottolinea l’importanza di rispondere alla crescente domanda dei cittadini italiani per il reddito energetico. “Visto il grande successo, chiediamo al Governo di anticipare il bando di febbraio, che prevede altri 100 milioni di euro, in modo da permettere a tutti coloro che sono rimasti esclusi di poter fare domanda”.

Trevisi lancia un appello per l’apertura del nuovo bando nazionale già a settembre, evitando di aspettare fino al 2025. E sollecita la Regione Puglia a riaprire il bando del reddito energetico per i fondi residui. “È fondamentale agire rapidamente per soddisfare le esigenze dei cittadini e sfruttare al meglio le risorse disponibili”.

Trevisi ha inoltre sottolineato l’importanza del reddito energetico dal punto di vista ambientale. “Il reddito energetico non è solo un aiuto economico per le famiglie italiane, ma rappresenta anche un passo significativo verso un futuro più sostenibile. Promuovendo l’adozione di energie rinnovabili, possiamo ridurre la nostra dipendenza dai combustibili fossili e diminuire le emissioni di CO2, contribuendo così alla lotta contro i cambiamenti climatici”.

LINK ARTICOLO

Redazione

Articoli correlati