Mucca pazza, UE revoca divieto di usare negli allevamenti mangimi con proteine di origine animale

L’Unione Europea ha deciso martedì 22 giugno di togliere il divieto di somministrare negli allevamenti mangimi a base di proteine animali, come prevedeva un provvedimento approvato anni fa dopo lo scandalo della mucca pazza. È quanto riferisce il Guardian in un lungo articolo dove sostiene che la modifica del regolamento entrerà vigore nel mese di agosto, nonostante il tentativo di opporsi da parte di una coalizione di parlamentari europei, guidata dai Verdi. La decisione è stata approvata da tutti gli Stati con l’astensione di Francia e Irlanda. Nell’alimentazione di bovini e ovini l’uso di proteine ​​animali trasformate (PAP) ricavate da carcasse di mammiferi, era stato vietato dall’UE nel 1994, dopo lo scandalo della mucca pazza (tecnicamente detta BSE, o encefalopatia spongiforme bovina).

Il primo caso di BSE è stato segnalato nel 1986 nel Regno Unito dove la malattia era diffusa per l’abitudine degli  allevatori di nutrire il bestiame con la farina di carne e ossa di animali morti e infetti. A causa della mucca pazza più di quattro milioni di bovini sono stati macellati nel Regno Unito e 178 persone sono morte, dopo aver contratto la variante umana – la malattia di Creutzfeldt-Jakob – che si ritiene venga trasmessa all’uomo consumando carne bovina infetta. Nel 2001, per evitare la contaminazione incrociata,  il divieto di utilizzare mangimi arricchiti con proteine animali era stato esteso a tutti i tipi di allevamento. Negli ultimi anni però c’è stata una crescente pressione per un ripensamento. In Europa l’ultimo caso di BSE nei bovini risale al 2016 e, per questo motivo, 24 dei 27 Stati membri hanno giudicato il rischio un pericolo “trascurabile”.

Secondo il Guardian la Commissione europea ha informato i deputati che non ci sono rischi per la salute nel consentire la somministrazione di PAP di suini e insetti al pollame, o di usare PAP di pollo nei mangimi per maiali, mentre rimarrà in vigore il divieto di utilizzare proteine animali trasformate nei mangimi per mucche e pecore. “Gli standard internazionali includono solo un divieto di alimentazione da ruminanti a ruminanti”, ha scritto la Commissione. D’altro canto il  divieto di nutrire tutti gli animali d’allevamento con proteine ​​animali non può essere imposto alle importazioni nell’UE. Piernicola Pedicini, eurodeputato italiano del gruppo dei Verdi, aveva cercato di costruire una maggioranza nella commissione ambiente del parlamento per registrare un’obiezione, ma i suoi sforzi si sono rivelati vani.

Per il momento il Regno Unito continuerà a vietare l’uso di PAP negli allevamenti. Un portavoce del Dipartimento per l’ambiente, l’alimentazione e gli affari rurali ha dichiarato: “Il Regno Unito si impegna a mantenere i più elevati standard di benessere degli animali e biosicurezza e, a seguito della nostra separazione dall’UE, non abbiamo alcun obbligo legale di implementare nessuno di questi cambiamenti.

Link articolo originale di Roberto La Pira – Il Fatto Alimentare

Redazione

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