Modello energetico distribuito e intelligenza artificiale

Il costante e progressivo avvento della microgenerazione e di un modello distribuito di produzione di energia rende sempre più prioritario individuare sistemi affidabili di gestione delle risorse energetiche distribuite, sostenute dalle energie rinnovabili.

Serve una profonda revisione dell’intera infrastruttura energetica, concepita per portare elettricità in maniera unidirezionale dal sito produzione a quello di consumo e non per una gestione bidirezionale dei flussi energetici.

Una serie di sforzi orientati verso la realizzazione di reti intelligenti, le cosiddette smart grid, capaci di integrare reti di distribuzione di energia e reti informatiche. Tra gli strumenti tecnologici che promettono maggiori progressi in tale direzione vi è l’intelligenza artificiale (IA).

Ha cercare di spiegare quanto può penetrare l’IA nei sistemi di gestione delle risorse energetiche distribuite, il nuovo rapporto AI for DER Integration di Guidehouse Insights, società di consulenza specializzata nello studio delle tendenze emergenti nella trasformazione del mercato globale dell’energia. Secondo il dossier, l’integrazione dell’intelligenza artificiale nel mercato della gestione delle risorse energetiche distribuite arriverà a toccare i 481 milioni di dollari già entro la fine di questo decennio, con un tasso annuale di crescita composto che si attesterebbe al 10%.

Si tratta di una stima basata sulla rapida crescita dei dispositivi intelligenti lato domanda, come inverter intelligenti e termostati smart, ma anche sulla proliferazione di reti di sensori intelligenti alla base delle smart grid. Il risultato di un tale nuovo contesto è un enorme flusso di nuovi dati ricevuto dalle utility. 

Le tendenze nascenti di mercato confermano che l’IA è la soluzione verso cui stanno rapidamente convergendo per gestire tali flussi. Secondo il rapporto, infatti, si stanno moltiplicando i fornitori di soluzioni Software As a Service (Saas) e di tecnologie operative con moduli IA integrati. Si tratta di strumenti che aiutano le utility ad analizzare in modo efficiente i propri dati, rendendo disponibili informazioni fruibili.

Sul nuovo rapporto l’analisi di Hannah Davis, analista senior di Guidehouse Insights, secondo il quale “La proliferazione di infrastrutture di misurazione avanzate o contatori intelligenti (smart meters), l’afflusso di dati per una pianificazione e un funzionamento più avanzati della rete e la crescente capacità di risorse energetiche distribuite, che richiedono reti di comunicazione avanzate e flussi di energia bidirezionali, stanno ridisegnando il modo in cui funziona la rete di distribuzione. L’integrazione dell’IA per le RED può portare benefici alle utility attraverso migliori strumenti di previsione di carico e della generazione, per l’ottimizzazione della rete, e strumenti di pianificazione della rete e gestione della qualità dell’energia”.

La Redazione di Ecquologia

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

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