La “manina nera” che azzoppa i Decreti per le Rinnovabili

Appare chiaro che nei ministeri si annida una “manina nera” che si diverte a seminare ostacoli dentro codici e codicilli per far impantanare i provvedimenti che vogliono far decollare le energie rinnovabili . Dopo anni di attesa, mentre stiamo per celebrare il record del ritardo del FER 2, ovvero il decreto che dovrebbe incentivare le energie rinnovabili non fotovoltaiche,  e dopo aver festeggiato il ritardatario FER 1, ovvero quello che incentiva le rinnovabili con le aste, dobbiamo purtroppo scoprire che anche questo decreto è stato fatto col buco e che non funziona. Iniziamo da questa presa di posizione di Federidroelettrica (l’associazione che raggruppa i piccoli produttori di energia prodotta da fonte idroelettrica) che tecnicamente fa proposte super ragionevoli ovvero: dato che ci interessano le energie rinnovabili e che per una serie di inghippi malefici seminati da qualche monumentale testa di cocomero alcune di queste non riescono ad entrare, perché non fare entrare le altre?  Insomma basta davvero! Lo scemo ministeriale che sbaglia i decreti va finalmente stanato e messo alla gogna perché i danni che produce sono gravissimi. Non pensiamo lo faccia apposta ma lo fa, sempre e per davvero, e quindi va fermato e le correzioni fatte subito. Non ci pare così difficile no? Vorremmo sapere! Fabio Roggiolani, cofondatore Ecofuturo Festival e presidente associazione GIGA

Comunicato stampa  Federidroelettrica, 31 maggio 2020

Con la pubblicazione da parte del GSE delle graduatorie del secondo bando del DM 4 luglio 2019, osserviamo che nei registri, come già più volte fatto notare, il contingente a disposizione del gruppo A-2 risulta utilizzato per una quota inferiore al 20%, mentre per il gruppo B le richieste risultano quasi tre volte superiori al contingente assegnato di 10 MW.

Le graduatorie delle aste dimostrano, se mai ce ne fosse bisogno, come il sistema sia assolutamente inadeguato, difatti solamente per un impianto è stata presentata richiesta, a fronte dei quasi 60 MW iscritti nella tabella C del Registro 2016; l’obbligo di ottenere la certificazione SNPA, derivante dall’applicazione retroattiva della Direttiva Derivazioni su impianti già autorizzati, costituisce per la maggior parte un ostacolo insormontabile.

La Federazione si pone la domanda di come, in tali condizioni, possano essere raggiunti gli obiettivi prefissati nel PNIEC per il 2030.

A tal proposito, visto lo scarso utilizzo del gruppo A-2 e le motivazioni di cui all’art. 20 comma 1 del DM, sarebbe opportuno prevedere anche per tale gruppo l’attuazione della formula prevista dall’art. 20 comma 2 del DM stesso, dividendo equamente il contingente disponibile tra gruppo A e gruppo B.

Alla luce di quanto sopra esposto, è con rammarico che Federidroelettrica riscontra, in merito alle osservazioni/richieste presentate nelle sedi competenti e rimaste inascoltate, relative all’assegnazione dei contingenti di potenza, la fondatezza delle stesse.

Auspichiamo che, mediante una semplice modifica del Decreto, sia prevista una diversa distribuzione dei contingenti, al fine di rimediare all’;evidente miopia con cui sono stati assegnati e consentendo al sistema FER il raggiungimento degli obiettivi prefissati nel PNIEC.

DECRETO 4 luglio 2019 

Incentivazione dell’energia elettrica prodotta dagli impianti eolici on shore, solari fotovoltaici, idroelettrici e a gas residuati dei processi di depurazione. (19A05099) (GU Serie Generale n.186 del 09-08-2019)


Art. 20 Meccanismi di riallocazione della potenza 1. Al fine di massimizzare il tasso di realizzazione degli impianti, perseguendo contemporaneamente una differenziazione delle fonti di approvvigionamento, il GSE nell'ambito dello svolgimento delle procedure di asta e registro applica, nell'ordine, i seguenti meccanismi di riallocazione della potenza. 2. Per gli impianti a registro, qualora le richieste valide di uno dei gruppi A e B siano inferiori al contingente e, contestualmente, le richieste valide di iscrizione dell'altro gruppo siano superiori al contingente, la potenza non utilizzata del primo gruppo e' trasferita al contingente del secondo gruppo in modo da scorrerne la graduatoria. La quantita' di potenza traferita e' determinata dal GSE a parita' di costo indicativo medio annuo degli incentivi, calcolato con le modalita' utilizzate per il contatore di cui all'art. 27, comma 2, del decreto 23 giugno 2016. 3. Per gli impianti ad asta e registro, a decorrere dalla seconda procedura, la potenza messa a disposizione in ogni gruppo e' quella indicata nelle Tabelle 2 e 3, sommata a quella eventualmente non aggiudicata nella precedente procedura, tenendo conto, per gli impianti a registro, della previa applicazione del meccanismo di cui al comma 2.

Articoli correlati