In ricordo di Paola Bolaffio, fondatrice di Giornalisti nell’Erba

Paola Bolaffio, giornalista e fondatrice di Giornalisti nell’Erba ci ha lasciati. Ecco alcuni ricordi di amici e colleghi.

parole raccolte da Giorgia Burzachechi e Sergio Ferraris

Giornalisti nell’Erba, la sua stessa redazione, ha annunciato così la scomparsa il 24 luglio 2024

«Questa mattina una forte folata di vento ha gonfiato le vele e ha fatto salpare la barca del nostro capitano, la nostra direttrice, Paola Bolaffio, verso mari di un’altra dimensione». Un messaggio per ricordare il suo temperamento forte e la sua passione incondizionata per il mare, la vela e l’ambiente.

Giorgia Burzachechi, giornalista e redattrice di gNe

«Posso fregiarmi di essere una delle poche che hanno sostenuto un colloquio per Giornalisti Nell’Erba. Anzi, allora si parlava di Catone, la prima rivista ambientale tascabile (e aveva davvero il formato perfetto per una tasca). C’era questa donna dai vaporosi ricci biondi, dai quali spuntava una cortina fumante. Parlava in modo strano: «gNe»… «Yellow is megliou»… Non capivo bene cosa dicessero lei e i suoi collaboratori: la ragazza dalle lunghe ciglia e il magrolino con il cappello di paillettes fucsia. Ciò che non avevo davvero compreso è che quell’incontro mi avrebbe cambiato professionalmente e umanamente. Devo a lei, se oggi sono giornalista e ho deciso di fare della divulgazione scientifica la mia missione. Devo a lei, in qualche modo, persino il fatto che oggi sono mamma (il papà è il grafico del già citato Catone)».

«Ma soprattutto, devo a lei l’aver imparato a scrivere con l’obiettivo di farmi comprendere e non per il desiderio di ascoltare la mia stessa voce. Sempre alla ricerca costante di un confronto, perché solo attraverso questo si cresce davvero e si apprezza ciò che si ha. «Perché questa è vita, Giorgia. Non puoi rinunciarci». Ti voglio bene anch’io, Paolina mia. Manchi tanto».

Sergio Costa, vicepresidente della Camera

«Si è spenta Paola Bolaffio, giornalista ambientale tenace e appassionata. Il suo progetto, diventato realtà solida, dei Giornalisti Nell’Erba, ha formato tantissime ragazze e ragazzi ai temi ambientali. Paola è stata una voce importante per la divulgazione ambientale. Ci mancherà».

Sergio Ferraris, direttore di QualEnergia e caporedattore di L’Ecofuturo Magazine

«Ora che Paola se n’è andata, il 22 luglio 2024, esattamente il giorno del record di temperatura media a livello globale mai riscontrata (17,15 °C), è compito nostro proseguire la sua azione. Usando la memoria di ciò che ha realizzato, ma soprattutto mettendo gioia nella lotta per il clima. Perché questo è ciò che Paola ha prima sperimentato con successo e poi insegnato a noi. La lotta per il futuro, a cominciare da quella climatica, può essere vinta solo coniugando rigore, giustizia e gioia. Con questa grande passione Paola nel 2006 ha creato Giornalisti Nell’Erba (gNe), iniziativa che ha unito per la prima volta in Italia l’informazione ambientale (della quale all’epoca tutti noi sapevamo poco o nulla) e l’educazione sull’ambiente che in quegli anni in Italia non aveva un’identità precisa».

«Paola ibridò le due tematiche, applicando all’informazione il rigore e la schiena dritta – due qualità che l’hanno sempre contraddistinta – e il senso del futuro, altra sua grande caratteristica, all’educazione italiana, paludata, nozionistica e di gentiliana memoria (allora come oggi), violandone le regole. Il risultato è stata un’iniziativa che ha unito innovazione, freschezza e gioia».

Fausto Giuliani, sindaco di Colonna

«Riposa in pace nella consapevolezza di aver seminato bene».

Agata Maddoli, insegnante, zoccolo duro gNe

«Quando una mattina del 2006, presi in mano per caso, tra i tanti che arrivavano a scuola, un foglio con uno dei primi sconosciuti bandi gNe non sospettavo nulla di cosa mi aspettava. Ed è così che, improvvisamente, mi sono trovata intrappolata in una “rete” da cui non sono più uscita. Una rete bellissima e intrigante. A muoverne le fila c’era lei, Paola Bolaffio, una bionda carismatica, energica e tosta. Molto tosta, che ha segnato la mia vita di insegnante e non solo. Da lei ho imparato un nuovo modo di pormi con i ragazzi: tenere in mano la cassetta degli attrezzi del giornalista per entrare nelle questioni che ci riguardano da vicino senza accontentarci di verità superficiali, ma andando a cercare, indagando, se ce ne fossero altre. Era una visionaria: vent’anni fa in pochi avevano chiara la crisi ambientale».

«Mi sentivo più sicura da quando l’ho conosciuta: come se lei, così preparata e battagliera, mi proteggesse. Non mi è “bastata”. Troppo poco è stato il tempo trascorso insieme: ho sempre cercato di averne di più perché da lei imparavo tanto. E oggi so che se la macchina gNe si rimette in moto è perché è sempre lei, che ancora una volta, ci richiama all’ordine e non si può mancare. Eccomi Paola, mi rimetto al lavoro, aspettaci che siamo pronti per ripartire. Arriviamo».

Ivan Manzo, giornalista ambientale

«Paola mi ha insegnato che è possibile coniugare passione e comunicazione, che sia scientifica, ambientale, di pancia o ragionata. Mi ha fatto capire che uno spirito critico non è abbastanza se non lo si coltiva giorno dopo giorno. Paola mi diceva «se hai un minimo dubbio meglio approfondire piuttosto che scrivere cazzate». Paola mi ha offerto un’opportunità, cosa più unica che rara. Ciao Capo, avrei voluto più tempo».

Mirella Orsi, Science Writer

«Arguta, brillante, curiosa e soprattutto libera, ha sempre lottato in ciò che credeva. Paola sognava un mondo diverso e lavorava con determinazione per costruirlo disseminando semi di speranza e plasmando le vite di tutti quelli che incontrava. Giornalista risoluta, consapevole e proiettata verso il futuro la ricorderò sempre con il suo sguardo intriso di speranza e quel sorriso che racchiudeva in sé tutta la forza del mondo».

Ilaria Romano, giornalista e insegnante

«Lei alla sua scrivania nella redazione del Catone, mensile locale “tascabilissimo” che ha diretto in modo brillante, generando e accogliendo e stimolando idee; lei al centro della grande rete di Giornalisti Nell’Erba, progetto sempre un passo avanti; lei che durante un viaggio primaverile in direzione del Festival internazionale del giornalismo avvia il cd su cui ha inciso una playlist selezionata per l’occasione e il primo pezzo è una versione di Jingle Bells; la discrezione che la caratterizzava e la persistenza con cui si imprimeva nella mente dal primo incontro; insegnamenti, incitamenti, incontri, conversazioni, risate. Attenta, rigorosa, generosa, è stata per tanti di noi una maestra, di giornalismo e non solo»… Continua a leggere gratis l’articolo su L’ECOFUTURO MAGAZINE

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Redazione

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