Idrogeno da fotovoltaico: uno studio sui costi

Produrre idrogeno verde sarà sempre più conveniente su scala globale, grazie ai costi in forte diminuzione del fotovoltaico e degli elettrolizzatori. Ma quanto conveniente? 

L’idrogeno verde ha un ruolo fondamentale nell’ambito dei piani di decarbonizzazione nelle prospettive a medio e lungo periodo.

Una attenzione particolare che sta spingendo le tecnologie di settore, lungo l’intera catena del valore dell’H2, verso la consacrazione di mercato, nonostante che la diffusione su larga scala appaia ancora lontana, con i costi di settore che permangono ancora elevati.

Al momento, infatti, i principali benefici in termini di economia di scala si individuano unicamente negli elettrolizzatori di grandi dimensioni (di taglia superiore a 1 MW).

Una fotografia abbastanza precisa del comparto per capirne l’evoluzione fino al 2050, è quella di un team internazionale di ricerca che ha pubblicato sulla rivista RRL Solar l’articolo Il vero costo dell’idrogeno fotovoltaico”.

Un titolo molto preciso, con gli autori che hanno studiato la produzione del vettore alimentata unicamente da energia solare, valutando sia le proiezioni di capitale (CAPEX) che di spesa operativa (OPEX). 

Come si legge testualmente nell’articolo, “Di recente sono stati pubblicati molti rapporti sull’idrogeno pulito, ma pochissimi hanno utilizzato una proiezione futura aggiornata e realistica del costo livellato dell’elettricità (LCOE) per il fotovoltaico”. 

Si tratta di un dato fondamentale, visto che la maggior parte del costo livellato dell’idrogeno (LCOH) è costituito dal costo dell’elettricità

“Un altro aspetto è che l’attuale mercato degli elettrolizzatori è ancora molto immaturo, la maggior parte dei progetti sono su misura, sensibili al sito e piuttosto piccoli e non esiste ancora una vera produzione di massa”. 

L’effetto di ridimensionamento è molto significativo e per questo motivo non è consigliabile utilizzare CAPEX passati per piccoli progetti (<1 MWel in media) con progetti realmente utilitaristici (>100 MWel )”.

Nello studio sono stati utilizzati tassi di apprendimento storici, formulando delle proiezioni sui futuri costi unitamente a diversi scenari di crescita del volume, calcolando il costo livellato dell’idrogeno per 10 località nel mondo, tra le quali Roma, collocate a latitudini diverse e quindi con differenti livelli di irraggiamento e differenti tassi di costo medio ponderato del capitale (WACC).

Venendo ai risultati dello studio viene previsto che la spesa in conto capitale per l’elettrolizzatore per un grande sistema su scala utility scenderà dagli attuali 400 €/kW a 240 €/kW entro il 2030, potendo raggiungere gli 80 €/kW nel 2050.

La progressiva diminuzione dei costi del fotovoltaico, porterà inoltre una diminuzione dell’LCOH dagli attuali 31–81 €/MWh (1,0–2,7 €/kg di H2 ) a 20–54 €/MWh ( 0,7–1,8 €/kg di H2 ) entro il 2030 e a 10-27 €/MWh (0,3–0,9 €/kg H2 ) entro il 2050, in funzione delle diverse località. 

Infine il costo dell’elettricità fotovoltaica nell’LCOH aumenterà dall’attuale 63% al 74% entro il 2050.

Vedi l’articolo pubblicato su RRL Solar (testo in inglese)

foto di copertina By Audio und werbung

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Redazione

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