Gli “annientalisti” scrivono a Conte !

Sul tema energie rinnovabili gli ambientalisti “dubbiosi” scrivono al Governo. Italia Nostra, Lipu, Amici della Terra, Comitato per il paesaggio e altri: “pianificare gli impianti” e contro le “politiche deregolamentate”. Istituire un tavolo tecnico di concertazione nazionale, con le amministrazioni e gli uffici tecnici, che definisca i termini della pianificazione degli impianti di energia rinnovabile secondo standard di piena sostenibilità. (Foto immagine di copertina: Foto di seagul da Pixabay)

È la richiesta dalle associazioni Altura, Amici della Terra, Assotuscania, Cnp, Comitato per la bellezza, Enpa, Italia Nostra, Lipu, Marevivo, Mountain Wilderness, Movimento Azzurro, Pro Natura e Wilderness Italia, formulata con una lettera al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e ai ministri dell’Ambiente Sergio Costa, dei Beni culturali Dario Franceschini, e dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli.

Le associazioni chiedono che “gli obbiettivi che il Green Deal europeo si prefigge – combattere il riscaldamento globale di origine antropica, conservare la biodiversità, usare saggiamente le risorse naturali e il territorio – siano attuati coinvolgendo tutti gli stakeholders, anche le associazioni ambientaliste, definendo una cornice entro cui realizzare la transizione energetica e ambientale in modo equo e realmente sostenibile”.
Secondo le associazioni, “le politiche ampiamente deregolamentate poste in essere in questi anni hanno determinato un forte impatto negativo sul territorio nazionale, in termini di consumo di suolo agricolo, gravissimi danni paesaggistici, incidenza sugli habitat naturali e la biodiversità, con il coinvolgimento di ampie aree del nostro Paese, il cui paesaggio è valore costituzionalmente protetto e le cui ricchezze naturali sono annoverate tra le più importanti in assoluto”.
L’arrivo di finanziamenti massicci per la transizione preoccupa gli ambientalisti: “alle ingenti risorse a disposizione del Green Deal si aggiungerà presto l’ulteriore sostegno finanziario del Next Generation EU per gli investimenti nel settore della green economy. Il combinato disposto di queste due misure, se lasciato senza governo e slegato da rigorose limitazioni, rischia di rispondere al problema climatico ed energetico penalizzando gravemente i preziosi valori del paesaggio e della natura, cui corrispondono interessi vitali anche per il turismo nazionale e l’economia delle aree interne”.
Questa, si legge in una nota, “non è la strada giusta. Non è la strada che l’Italia deve percorrere. L’urgenza del momento, la grandezza delle sfide che ci attendono chiamano tutti noi, governi e associazioni, politica e società civile, scienza ed imprese, ad una più piena assunzione di responsabilità e a un necessario salto di livello nella gestione della materia”.
La lettera è firmata tra gli altri da Monica Tommasi (Amici della Terra) e Vittorio Emiliani (Comitato per la bellezza).

L’Italia è tre anni indietro rispetto alla media europea delle autorizzazioni e loro dicono ….. più piano. L’Italia con questo ritmo autorizzativo raggiungerà gli obiettivi per le rinnovabili del 2030 nel 2074 ma loro dicono andiamo più lenti. A loro non interessa la salute degli animali, degli umani, delle montagne, del mare e delle piante a loro interessa solo la foto. Sono gli ambientalisti da soprammobile, quelli sognati dalle aziende fossili e nucleari perché tutto resti fermo, si prosegua il consumo di speranza e si travolga il clima. Non so se sono in cattiva fede ma so che anche la santa inquisizione non lo era e distruggeva vite umane e loro antepongono il loro concetto di bello al buono.
Non hanno visto quasi nulla fino ad oggi di una devastazione orrenda del Paese ma si sono svegliati da quando ci sono le energie rinnovabili.

Caro Conte gli Italiani all’80% secondo tutte le rilevazioni le rinnovabili le vogliono e le vogliono vedere perché un paese senza segni rinnovabili è un paese malato dentro e fuori!

Fabio Roggiolani pres GIGA/FREE

Redazione

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