Gino Girolomoni: un uomo, una storia, un libro per il biologico italiano, con i “piedi per terra”

Sono passati solo pochi giorni, da quando il caro amico giornalista, scrittore Massimo Orlandi, cuore pulsante dell’organizzazione dei bellissimi incontri ed eventi della Fraternità di Romena, nella mistica valle del Casentino, della quale sono appassionato collaboratore, ha presentato il suo ultimo splendido libro, dal titolo “La terra è la mia preghiera” (EMI edizioni), dedicato al padre dell’agricoltura biologica italiana, Gino Girolomoni,scomparso nel 2012 (link presentazione libro).


Una grande realtà, ricca anche di spiritualità, quella sorta intorno al monastero, di Montebello di Isola del Piano (PU), dove oggi la Cooperativa Agricola Gino Girolomoni (link sito), continua l’opera iniziata nel lontano 1971 da Gino, con valori fondanti come,sostenibilità, rispetto dei diritti delle persone e dell’ambiente, prezzo equo per chi produce e per chi consuma, filiere dirette, trasparenti e tracciabili, che si sono perfettamente sposati con quelli del Commercio Equo e Solidale, sviluppato in Italia grazie al progetto targato “Altromercato”, a cui aderisce la stessa pionieristica Cooperativa biologica italiana. Una storia che trova nel suo percorso anche la separazione dal marchio Alce Nero, nato dalla omonima cooperativa fondata dallo stesso Girolomoni,. divenuta un simbolo del biologico italiano, dopo che, nel 2004, sorsero serie divergenze con i nuovi soci, sulle politiche di marketing sulle scelte dei prodotti, sugli ingredienti da utilizzare, oltre che sulla gestione societaria. Una collaborazione inevitabile, quella con Altromercato, per un’azienda che incarna, dalla sua fondazione, i valori dell’amore per la terra, del rispetto per il pianeta e per le persone, fin dalla sua nascita all’avanguardia nelle scelte a favore della qualità della vita e dell’ambiente. Nella filosofia di Gino, mangiare non è soltanto trasformare e cuocere il cibo, ma anche “dono, spiritualità, amicizia, fraternità, bellezza, calore, colore, sapienza, profumo, semplicità, compagnia“. Una produzione biologica, quella della cooperativa, che si rifà a questi stessi principi e valori, non facendo suo di sostanze chimiche di sintesi sia nelle fasi di produzione agricola, che in quelle successive di trasformazione e conservazione. Alla base della filosofia di Girolomoni e quindi dell’agricoltura biologica, la visione della terra come un organismo vivente e come tale, da rispettare profondamente. E’ proprio in un tale contesto che si colloca la collaborazione con Solidale Italiano Altromercato, un progetto nato nel 2011 con l’obiettivo di valorizzare i prodotti realizzati in Italia da cooperative, consorzi e organizzazioni di carattere nazionale attivi in aree problematiche del Paese, con l’approccio basato sui principi delCommercio Equo e Solidale, in Italia. Con il Solidale Italiano, produzioni biologiche di eccellenza, che tutelano la biodiversità e le tipicità del territorio, sono le uniche capaci di incarnare al meglio i valori fondanti di ogni attività economica di sostenibilità, equità e legalità, con prodotti provenienti da agricolture solidali e sostenibili, da aree depresse del paese in via di spopolamento e da percorsi virtuosi di riaffermazione della legalità, di contrasto allo sfruttamento e al caporalato oltre che di inclusione sociale. A guidare oggi la storica azienda marchigiana, c’è oggi il figlio di Gino, Giovanni Battista Girolomoni, che coordina le attività dei 30 soci e delle oltre 80 aziende agricole che convogliano al consorzio il grano, il farro e gli altri cereali antichi. Secondo Giovanni Battista “la collaborazione con Solidale Italiano di Altromercato è motivo di grande orgoglio per la nostra azienda. Un progetto che si pone l’obiettivo di valorizzare realtà etiche italiane non poteva che suscitare il nostro interesse. Ci auguriamo che questa rete possa ulteriormente allargarsi coinvolgendo altri produttori impegnati, come noi, nella valorizzazione di una cultura agricola sana ed equa“. Davvero un’altra grande storia italiana, dal profondo valore ecologico e spirituale, che arrivano secondo me, nel caso specifico ad essere quasi sinonimi e che testimonia ancora una volta le grandissima eccellenze umane di questo paese, in un tema cruciale per l’ambiente e per il futuro del nostro pianeta come l’alimentazione. Un percorso basato su una grandissima spiritualità, e l’incursione di continue insidie legate alla cupidigia umana ed alle spietate leggi del mercato globale, che ancora una volta tentano ripetutamente di metterci lo zampino.

A seguire una intervista rilasciata recentemente proprio sull’accordo con Altromercato, da Giovanni Battista Girolomoni.

Sauro Secci

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