Gas indispensabile, ma bio: l’analisi di Fabio Roggiolani

Nella riproposizione di articoli tratti da Ecofuturo Magazine, la rivista bimestrale online delle innovazioni di Ecofuturo, è la volta di una approfondita analisi di Fabio Roggiolani, cofondatore di Ecofuturo Festival, sul ruolo del gas rinnovabile.

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Il biogas non è solo riduzione delle emissioni, ma può essere una soluzione carbon negative

Nel 2006 all’evento Ecologia & Economia a Genova or­ganizzato dai Verdi, “Parte­ciparono” il primo camion ibrido gasolio e metano liquido (LNG) e uno dei primi furgoni dual fuel. L’e­vento di Genova pose le basi dello svi­luppo delle rinnovabili nel nostro paese. Quest’anno a Ecofuturo Festival insieme al Cib ormai “socio fondatore e ideato­re” parteciperà anche Snam e ne siamo molto contenti perché l’incontro avviene sulla base di alcune idee comuni con­frontate a lungo. La presenza del camion a LNG era frutto di un lungo lavoro di consorzi veneti di autotrasportatori e di aziende piemontesi e in pochissimi con­dividevamo questa strategia per abbat­tere il terribile inquinamento da polveri sottili dei corridoi trasportistici europei e russi.

La capacità di dare lunga autono­mia a parità di capacità del serbatoio ai motori diesel, ha successivamente spia­nato la strada a questa tecnologia anche per i trasporti marittimi, al punto che, in molte aree marittime a livello mondiale, si può circolare con sole navi elettriche (ovviamente adatte solo a tratte brevi) e a metano/LNG. L’avvento del biogas in Italia ha rafforzato questa prospettiva non più solo come difensiva ma anche come prospettiva carbon negative. La strategia del Biogasfattobene che accu­mula CO2 nei suoli, raddoppia i raccolti e non impiega pesticidi, stoccando la CO2 nei suoli, ha sancito una nuova alleanza del gas come elemento rinnovabile per la mobilità, aprendo infinite opportunità di cui qui sarebbe troppo lungo parlare ma che saranno ampiamente proposte sia nella seconda stagione della trasmis­sione EcofuturoTv che nella prossima edizione di Ecofuturo Festival che si svolgerà Padova dal 14 al 18 luglio 2020.

Reti&Reti

Diviene quindi urgente per il nostro pae­se aprire una discussione sul buon uso di tutte le reti energetiche sinergicamente utilizzate per accompagnare il nostro pa­ese verso la decarbonizzazione. I fautori del tutto elettrico che sono stati suppor­tati da campagne di stampa pilotate per insinuare il dubbio che il metano inquini quanto il gasolio, non ci hanno risposto mai su come potrà la rete elettrica affron­tare la richiesta di ricariche rapide veico­lari (oggi con potenze fino a 350 kW a colonnina) oppure su quale sarà il vero apporto delle rinnovabili nel momento in cui la maggior parte delle ricariche veico­lari avverrà di notte. La realtà è che non trovano risposte coerenti neanche per il cold-ironing (alimentazione elettrica del­le navi in porto) o sulla autonomia delle navi alimentate dal solo carico di batterie.

La rete del metano diventa quindi alle­ata fondamentale delle rinnovabili nel fornire energia elettrica supplementare nelle reti locali attraverso il gas per auto­trazione (CNG/LNG) e con l’uso della cogenerazione ad alto rendimento nelle sue varie forme, comprese le pile elettro­chimiche.La rete del metano, insieme alle tecniche di microliquefazione, può inol­tre rispondere da subito alla fornitura di LNG per tutti i porti italiani. Gli impian­ti di produzione di biometano produr­ranno gas rinnovabile che potrà essere liquefatto dai microliquefattori e quindi utilizzato per la trazione.

Si apre quindi l’era degli investimenti sulle reti, non tanto in ampliamento ma in riconversione per servire le comunità energetiche rinnovabili e le smart cities, favorendo l’autoproduzione diffusa, non solo di rinnovabili intermittenti come solare fotovoltaico ed eolico ma anche attraverso la cogenerazione ad alto ren­dimento puntuale, locale, continua. Ecco quindi che la rete del metano dovrà sem­pre più essere capace di ospitare biome­tano e idrogeno, di interfacciarsi con le reti geotermiche di teleriscaldamento -anche freddo- per vincere la sfida in­sieme alla rete elettrica e non con le due reti in contrapposizione. Ci riusciremo? Dopo il grande successo conseguito sulle comunità energetiche rinnovabili, io pen­so proprio di sì.

Fabio Roggiolani
Cofondatore Ecofuturo Festival

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