Far rinascere i centri terremotati con il legno

Con ancora forti nella mente le tragiche immagini dell’ennesimo evento sismico che ha messo in ginocchio nei mesi scorsi aree estese dell’appennino umbro-laziale-marchigiano, uno spazio importante nell’evento di presentazione del nuovo Almanacco di Ecofuturo del 1 marzo scorso a Bruxelles è stato quello riservato ad un materiale da costruzione come il legno.

Un materiale assolutamente da portare in primo piano in un paese come l’Italia, in virtù delle grandi risposte che può dare sia in ambito antisismici che di risparmio energetico, due temi di particolare rilevanza per il nostro paese. Ad accompagnarci nelle grandi proprietà di questo antico materiale, oggi oramai “tecnologicamente avanzato”, due diversi interventi.

Romano Ugolini, ideatore e proprietario di Ecoarea, sede di Ecofuturo 2016 e Marchingenio Workshop Laboratorio di Design, Architettura e Servizi Green che ha fatta una ampia illustrazione delle nuove tecnologie di architettura prefabbricata in legno.

Ettore Valzania, della Cooperativa Sociale Fratelli Possibile, la quale coniugando etica e sostenibilità, ha messo a punto un nuovo sistema costruttivo basato sul legno, capaci di fornire risposte determinanti in ambito antisismico e di efficienza energetica, con una presentazione dal titolo “Legno 3.0 per non ricostruire mai più” 

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