Egoismo generazionale ed egoismo paesaggistico freno al futuro rinnovabile: tutti gli atti de “La bellezza delle rinnovabili”

Una bella giornata direi, per non lasciarmi andare all’enfasi, per un pianeta e un’Italia ad energia pulita, quella del convegno di Firenze su “LA BELLEZZA DELLE ENERGIE RINNOVABILI” organizzato da GIGA ed Ecofuturo con la collaborazione del Coordinamento FREE e il sostegno di Rete Geotermica.

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Ci avevo provato 10 anni fa con Jacopo Fo ad andare ad abbracciare le pale eoliche del Casentino autorizzate in maniera lungimirante grazie all’impegno dell’allora sindaco di Montemignaio Angiolino Sabatini, facemmo i wind savers e fummo sommersi di pernacchie invece che di sostegni.

Poi insieme a un altro Jacopo, ma in questo caso Cascella, presentammo al presidente del Parco delle Apuane, il compianto Beppe Nardini, il primo impianto eolico monumentale, ma, nonostante Beppe, non riuscimmo a smontare la montagna di pregiudizi che hanno trasformato le energie rinnovabili da strumento per la salvaguardia delle aree protette, oltre che del mondo, a oggetto da non installare nei parchi per non rovinare il paesaggio.

Niente da fare, le padelle dei ricevitori satellitari sì,  come  i motori dell’aria condizionata  ammessi entrambi a deturpare e inquinare i tetti delle città e dei monumenti, ma l’ostracismo per i pannelli solari è perdurato indelebile fino ad oggi, senza curarsi dei danni che provoca tale atteggiamento all’inquinamento delle città e al clima in genere.

A Firenze la musica è cambiata, sia a livello delle associazioni ambientaliste o paesaggistiche, con l’unica voce parzialmente critica di uno dei due interventi di Italia Nostra di Firenze. Tutti i relatori, dal presidente dell’Osservatorio del Paesaggio della Regione Toscana e responsabile del paesaggio agricolo a livello mondiale per la Fao Mauro Agnoletti fino al videomessaggio del Viceministro del Ministero dell’Università e della Ricerca Lorenzo Fioramonti, con argomentazioni importanti e innovative, che vi invitiamo a leggere negli atti allegati e nel video in diretta, hanno ribadito che un segno rinnovabile non potrà non attraversare i nostri paesaggi se vogliamo davvero avere un ambiente bello ma anche sano anche per le future generazioni.

Emozionanti i passaggi di Sergio Ferraris e Michele Dotti che hanno fatto da contrappunto all’arguzia travolgente di Jacopo Fo e agli appassionati interventi dei rappresentanti del mondo rinnovabile a cui non si attaglia proprio l’appellativo di speculatori, ma piuttosto quello di imprenditori innovativi.

Adesione trasversale ad un’impostazione che, pur salvaguardando le prerogative degli enti preposti al paesaggio, non scada nel reazionarismo conservatore. Abbiamo bisogno di una nuova interpretazione per gli impianti rinnovabili come buono necessario e, perché no, anche bello del futuro, come lo sono stati i mulini a vento e quelli ad acqua con i canali di derivazione in passato.

L’Italia, con il suo complesso e bellissimo territorio incuneato nel mare e attraversato da montagne per tutta la sua spina dorsale e la sua testa, è perfetta per candidarsi ad essere il primo paese al mondo tutto ad energie rinnovabili: dal solare, all’eolico, al geotermico a reiniezione totale, all’idroelettrico, al maremotrice e al biogas o meglio biometano fatto bene passando dal saggio uso del manto forestale per le biomasse.

100% rinnovabile significa fare non solo energia elettrica ma anche calore e raffrescamento, applicando le più moderne tecniche per abbattere gli sprechi ed i consumi inutili.

Troppo facile sguazzare nello spreco energetico per tutta la vita climalterando il pianeta, al punto che bambine come Greta sono costrette a mobilitarsi, e poi pontificare contro ogni nuova energia rinnovabile. Ricordo anche con stima un professore climatologo  laziale (di cui non  faccio il nome per carità di patria) che dopo essersi fatto tutti i summit del clima ed essere in tutti gli organismi più cool a livello climatologico, una volta eletto a ruoli politici istituzionali ha passato l’intera legislatura ad opporsi a tutto consegnando il Lazio al fondo classifica rinnovabile in Italia.

La Toscana stessa ha visto l’imporsi degli ANNIENTALISTI ed è passata in pochi anni da essere l’avanguardia rinnovabile al suo esatto e speculare contrario nella convinzione errata che i comitati degli urlatori invece che il proprio egoismo e reazionario conservatorismo stessero perseguendo il bene comune.

Dal capogruppo dei 5 stelle in Regione Toscana Giacomo Giannarelli ad Ermete Realacci PD fino al presidente Gianni Girotto e al già citato Lorenzo Fioramonti:finalmente si è ascoltata una nuova consapevolezza che proporremo in un documento condiviso affinché si assumano concrete iniziative a livello governativo e regionale che consentano ad ogni paesaggio futuro di avere un segno ragionevole di rinnovabili come atto di protezione del resto della bellezza del nostro territorio e della terra.

Fabio Roggiolani

Alcune agenzia di stampa post convegno

(ANSA) – FIRENZE, 18 GEN – “Per tanti anni si è in qualche modo diffusa la visione secondo cui le energie rinnovabili sono utili ma non belle: questo è un preconcetto che va assolutamente superato”. Lo ha affermato Lorenzo FioramontiViceministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, in un videomessaggio inviato al convegno ‘La bellezza delle rinnovabili‘, organizzato oggi a Firenze da Rete EcoFuturo, Coordinamento Free e Giga. “Si può migliorare l’estetica, si può renderla sempre più in linea con quelle che sono le caratteristiche paesaggistiche”,per Fioramonti, e dunque “si può creare, si deve creare bellezza con il principio dello sviluppo sostenibile, della rinnovabilità dell’energia, e farlo in una maniera che sia non solo armoniosa dal punto di vista climatico, ma anche armoniosa dal punto di vista umano, paesaggistico e culturale“.(ANSA).

(ANSA) – FIRENZE, 18 GEN – La Toscana “invece di andare avanti nelle rinnovabili è riuscita a fare il passo del gambero”, perché nel 2010 “eravamo leader di questo settore a livello nazionale” e ora “siamo scesi addirittura di categoria, cioè diamo  un contributo mediamente inferiore rispetto a tutte le altre regioni“. Lo ha affermato Fabio Roggiolanicofondatore della Rete Ecofuturo, che oggi a Firenze ha aperto il convegno ‘La bellezza delle rinnovabili‘. “Abbiamo avuto forme di paesaggismo talebano che hanno fatto in modo che il paesaggio fosse una fotografia assoluta, e non un valore in sé che deve contenere il buono e il bello insieme“, ha affermato Roggiolani, secondo cui “l’eolico da solo potrebbe fare il 30% tranquillamente della nostra produzione, però bisogna che le colline, non tutte le colline intorno a Firenze, ma almeno una collina abbia un ciuffo di pale eoliche: se neanche una collina ce l’ha, vuol dire che quella comunità ha deciso di fare la lacrimuccia su Greta – ha concluso, riferendosi alla 15enne svedese che ha deciso momentaneamente di abbandonare la scuola per protesta contro il riscaldamento globale – ma poi sostanzialmente di dire ‘l’energia fammela a Civitavecchia con il carbone“.(ANSA).

Guarda il video integrale della diretta Facebook 

Guarda il Video con gli interventi conclusivi della diretta Facebook

Gli atti del Convegno “La bellezza delle rinnovabili”

Scarica la presentazione di Fabio Roggiolani (Giga FREE) e Giuliano Gabbani (UniFI-DST, Resp. Scientif. Giga FREE) – “La bellezza delle rinnovabili”

Scarica la presentazione di Aurelio Cupelli (Rete Geotermica) – “Un nuovo paesaggio per la geotermia”

Scarica la presentazione di Alessandro Melis (Architetto) – La centrale di Poggio Montone e il progetto di paesaggio della geotermia del Monte Amiata

Scarica la presentazione di Stefano Bruni (Presidente Istituto nazionale Bio Architettura sez. Firenze) – “La Bioarchitettura per un futuro dell’ecosistema”

Scarica la presentazione di Ricciarda Malaspina (Presidente Associazione “La Trama di Gaia”) – “Allearsi per evolvere il paesaggio”

Scarica la nota di Leonardo Rombai (Presidente Italia Nostra – sez. Firenze)

Scarica la presentazione di Saida Grifoni (Studiosa di geografia storica e storia del territorio) – “Le Gualchiere di Remole”

Scarica la presentazione di Marco De Martin Mazzalon  (Sett.Pianif. ed Urbanista Montecatini T.) – “Il progetto di teleriscaldamento a Montecatini Terme 

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