Ecofuturo 2015: inizio all’insegna della mobilità sostenibile

Inizio di una ricchissima edizione di Ecofuturo 2015 all’insegna di una mobilità da ridisegnare completamente, attraverso una nutrita serie di contributi che hanno manifestato pienamente tutta la prorompente voglia di conferire piena positività ad un termine pieno di aspetti molto controversi degli ultimi decenni


Uno dei simboli più evidenti dell’antropizzazione moderna, che ha rapidamente accantonato dal suo lessico essenziale il concetto di “limite”, come del resto il modello economico su cui si è basata, è indubbiamente rappresentato da  comparto della mobilità, dipartitosi da quella autentica metafora della vita che è il cammino. Un concetto che, nell’era fossile è progressivamente degenerato divenendo un ambito, come quello dei trasporti, responsabile di oltre un terzo delle emissioni globali sia cliamrteranti come la CO2 che di inquinamento locale.

Oggi ad Ecofuturo non sono certo mancanti i contributi e gli stimoli per cambiare decisamente rotta, partendo dalle esperienze virtuose dal basso di cittadini che mettono in rete le loro esperienze sia nell’ambito di gruppi di acquisto come quello di GAI (Gruppo Acquisto di auto ibride), che si sta sempre più diffondendo in Italia nell’ambito più maturo ed antesignano della mobilità elettrica seppure di transizione come quello delle auto ibride, che di gruppi di cittadini come quelli che animano il progetto Iaiagi che in quel di Modena, sta mettendo insieme cittadini che stanno mettendo a fattor comune le loro competenze per individuare un modello di conversione verso l’elettrico di auto con motore endotermico convenzionale. In entrambi i casi molti, fondamentali i contenuti in termine di coinvolgimento responsabile dei cittadini, come nel caso di GAI che sat diffondendo corsi di giuda elettrica con gare non più legate alla prestazione di velocità ma di economicità di giuda in un ambito, come ha evidenziato in un altro intervento un grande esperto come Massimo Tucci, che vanta già una economicità intrinseca di almeno il 50%  rispetto agli automezzi convenzionali.

Contributo centrale della giornata la grande storia Made in Italy, come quella di Green Go, che con Carlo Giangregorio ha illustrato una portentosa city car come Icaro (Interconnected Car Zero Emission), adeguatamente approfondita nel post “City car che emulano il cellulare….“. Giagregorio a ripercorso il vertiginoso percorso che, dal 2009 e dalle idee mai realizzate nei gruppi Fiat e Piaggio non erano mia riusciti a portare a termine, due esperti ingegneri sono riuscito a realizzare con partner cinesi, con know how nell’ambito delle batterie al litio. Un progetto con un potenziale produttivo di 2 macchine al minuto nei tre stabilimenti cinesi. Ma il portento del nuovo mezzo, del quale l’anno prossimo sarà lanciato anche il modello 4 posti è la grande adattabilità alle potenzialità del nostro paese, con enormi potenziali da esprimere nell’ambito ecoturistico. Un veicolo “costantemente connesso” e monitorato con una rete di assitenza in espansione e di una rete di vendita orientata alla vendita di chilometri sia di breve percorrenza (da minuti in poi) che di lunga percorrenza (12, 24, 36 mesi) che della proprietà del mezzo. Una ulteriore importante evoluzione del car sharing che sta vivwendo già a Milano un grandissimo momento con oltre 10.000 utenti iscritti al servizio ed un crescente riscontro da parte dell’utenza.

Molto bella anche la testimonianza di Franco Bercella, che in una delle tantissime valli italiane come la Val di Taro, ricchissima di saliscendi, ci ha parlato delle MTB elettriche e di un virtuoso progetto di una rete di aziende hitech della vallata che hanno promosso un progetto integrato che vede MTB di serie, arricchite di modifiche derivanti da specifici know how aziendali (nuovo telaio al carbonio) come mezzo per gli spostamenti casa- lavoro e la fruibilità della stessa durante i fine settimana come benefit per i dipendenti. Un esempio di progetto “attivo”, dal momento che le stesse aziende hanno fatto una serie di interventi formativi per la guida all’uso, la formazione sulla efficienza batterie

Ha portare una testimonianza pratica dal territorio di nuove forme di ecoturismo basate su vetture elettriche pienamente integrate e connesse alla rete globale, la grande iniziativa di Umbria Green Card, illustrata da Luciano Zepparelli che, proprio con una flotta di mezzi composita, composta anche dalla innovativa city car Icaro, ha realizzando oltre 20 punti di noleggio in altrettanti centri di questa stupenda regione italiana, dopo che gli stessi centrim, dopo un accordo con ENEL, sono stati dotati di adeguate infrastrutture (colonnine) di ricarica, con una capillare formula integrata con strutture ricettivo alberghiere, enogastronomiche, artistico-paesaggistiche, con scontistiche nei vari contesti per gli utenti del servizio.

Lo spazio della intensa giornata è stato arricchito anche da Simone Riccardi di BNB Viaggi Verdi, che ha parlato del servizio che sta accreditando una sempre più estesa di ecostrutture turistico ricettive sulla base di una molto articolata griglia di valutazione.

Significativa poi nell’intervento di Bla Bla Car Ride Sharing, passaggi on line, la promessa strappata da Fabio Roggiolani ad Andrea Saviane di enfatizzare ulteriormente il concetto attraverso la mobilità elettrica.

Altro aspetto importante anche quello dlela mobilità elettrica nelle competizione, con un grande testimonial oltre che esperto di mobilità elettrica come Massimo Tucci, dello staff tecnico del team Betti di Firenze, vincitore nel 2010 del campionato mondiale di moto elettrica. Presente al festival anche la evoluzione di quella moto che si appresta a nuove emozionanti competizioni specificatamente nell’ambito delle corse in salita.

Un aspetto importante rilevato da Tucci, la competizione come elemento di divulgazione della mobilità elettrica, con la possibilità di fruire di spazi per le competizione, come parchi ed aree verdi anche urbane, solitamente assolutamente off limits per le competizioni tradizionali.

Intervento di largo respiro quello di GIGA con Fabio Roggiolani che con l’apporto di Sauro Secci, ha illustrato un intrigante progetto “Autostrade 2.0” che vedrà un grande momento il prossimo 29 settembre al Museo Piaggio di Pontedera. Trasformare le autostrade da corpo extraterritoriale a ambasciatore dei territori attraversati, attraverso fonti rinnovabili, efficienza energetica, nuova sicurezza stradale, ingressi e uscite flessibili utilizzando anche le aree di servizo, etc. Che dire: come ha concluso il buon Fabio Roggiolani un progetto di grandissimo respiro al motto “Liberiamoci dalla Rustichella……”.

Non meno rilevanti le presentazioni del libro il ruolo dell’Ignoranza Creativa del Professor Piero Formica che ci ha fatto fare serie riflessioni su come si diventa ignonarti per creare nuova conoscenza, come craere contetsi che consentano realizzazione di imprese innovative, mosso dalla constatazione che un eccessivo modellismo matematico genererà grandi disastri, come sosteneva, in tempi non sospetti un certo Keynes. Un grande invito per passare davvero “dall’insegnamento all’apprendimento”.Altrettanto interessanti le riflessioni di Sophia Los attraverso il suo libro Una vita in tandem. Ecologia come sentimento”, che attraverso una revisione critica di quello che è stato l’ecologismo dei primordi, risultato alla stregua di una setta, fornendo nuove importanti chiavi di lettura per far diventare il verbo ecologico stile di vita vissuto.

Aspettando domani quando si parlerà di un altro grande e composito argomento come vivere ed abitare.

Scarica qui il programma completo di Ecofuturo 2015

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