Decarbonizzazione dei trasporti: Smart Mobility Report 2024

Smart Mobility Report 2024: da “follower” a “leader”? Come abilitare per l’Italia un cambio di passo sulla decarbonizzazione dei trasporti. L’edizione 2024 del report, elaborata da Energy&Strategy della School of Management del Politecnico di Milano, analizza con occhio critico i progressi del mercato della mobilità sostenibile, considerando aspetti economici, di mercato e normativi. 

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Quasi un quarto (23%) del totale delle auto immatricolate in Europa nel 2023 è elettrico, con un ulteriore lieve aumento rispetto all’anno precedente. In questo contesto tra i grandi Paesi europei “segna il passo” la Germania (con un calo rispetto all’anno precedente, ma una media di immatricolazioni comunque superiore a quella europea), mentre è sicuramente “un caso” la situazione italiana.

Nonostante il potenziamento delle infrastrutture di ricarica e l’innovazione tecnologica, il nostro Paese fatica a tenere il passo con l’elettrificazione del parco auto. Il mercato italiano delle auto elettriche mostra – caso unico in Europa – segnali di profonda stagnazione, con ben due anni di calo delle immatricolazioni ed una posizione relativa che ci relega agli ultimi posti in Europa per stock di veicoli elettrici in circolazione.

I numeri

  • Nel 2023 in Europa sono state immatricolate circa 3 milioni di passenger car elettriche (EV), tra autovetture full electric (BEV) e ibride plug-in (PHEV), con un aumento del 16% rispetto al 2022. Di queste, oltre 2 milioni (pari al 67%) sono BEV.
  • In termini relativi, l’elettrico rappresenta il 23,4% delle immatricolazioni totali di passenger car, in lieve aumento rispetto all’anno precedente (+0,5%).
  • L’Italia ha fatto segnare invece un calo dello 0,2% rispetto all’anno 2022, posizionandosi ben al di sotto della media europea.

Gli alti costi iniziali, nonostante gli incentivi, e una percezione ancora limitata dei benefici a lungo termine della mobilità elettrica hanno rallentato le immatricolazioni. A questo si aggiunge una politica di incentivazione discontinua, che ha contribuito a rendere incerto lo sviluppo del mercato.

Per colmare il gap con gli altri Paesi europei e raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione previsti per il 2030, l’Italia dovrà compiere un vero e proprio salto nelle immatricolazioni. L’obiettivo per il 2030 richiede di immatricolare mediamente più di 800.000 veicoli elettrici all’anno, un numero drasticamente superiore rispetto ai livelli attuali.

In parallelo, la crescita delle infrastrutture di ricarica, seppur positiva, non ha ancora generato un corrispondente aumento delle immatricolazioni di veicoli elettrici. Se questo divario persiste, si rischia di avere una rete di ricarica sottoutilizzata, incapace di supportare appieno la transizione elettrica. Una pianificazione strategica a lungo termine è quindi essenziale per garantire lo sviluppo coordinato del mercato e delle infrastrutture.

I numeri

  • È cresciuta anche nel corso dell’ultimo anno la diffusione dell’infrastruttura di ricarica.
  • A livello italiano, a fine 2023 si stimano circa 500.000 punti di ricarica ad accesso privato, con un incremento del 35% rispetto al 2022 e con un rapporto superiore a 1:10 rispetto all’infrastruttura pubblica

L’Italia ha ora davanti a sé la necessità di un cambio di passo deciso e sistematico. La sfida è adottare politiche pubbliche più incisive e continuative, capaci di incentivare concretamente l’acquisto di veicoli elettrici e di promuovere la fiducia dei consumatori. Solo attraverso uno sforzo collettivo e una visione strategica sarà possibile trasformare l’Italia da “fanalino di coda” ad attore protagonista nella transizione verso la mobilità sostenibile.

Immagine di copertina di Tommy Krombacher

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Redazione

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