Man wearing breathing mask in wheat field.

Danni da glifosato: risarcito un bambino

Di grande significato in Francia il caso di risarcimento di un bimbo per danni da glifosato. Potrebbe aprire la strada a migliaia di cause in ambito UE.

Si tratta di un ragazzo che presentava malformazioni congenite, la cui madre fu esposta al glifosato durante la gravidanza, che ha ottenuto un risarcimento.

Il Fondo francese per i risarcimenti alle vittime dei pesticidi ha accolto la richiesta di un ragazzo di 16 anni, Théo Grataloup, di essere indennizzato poiché affetto da malformazioni congenite alla laringe e all’esofago. L’adolescente è figlio di una donna che, durante la gravidanza, era stata esposta a lungo al glifosato, erbicida particolarmente diffuso in Europa. Si tratta in particolare della molecola presente nel pesticida Roundup, prodotto oggi dalla tedesca Bayer, dopo che quest’ultima ha acquisito la Monsanto

Secondo quanto indicato dall’agenzia Afp, si tratta del primo caso di indennizzo riconosciuto per tale ragione. Il ragazzo ha subito 54 interventi chirurgici. E solo grazie a tale serie infinita di operazioni oggi riesce a mangiare dalla bocca e a respirare grazie ad una tracheotomia. 

Ora al ragazzo il Fondo ha accordato un risarcimento di mille euro al mese per la sua condizione di handicap. La cifra verrà rivista nel marzo del 2025 in ragione dello stato di salute. “A livello mondiale ci sono stati dei processi vinti negli Stati Uniti per problemi di insorgenze tumorali. Ma per malformazioni, stando alle mie conoscenze, si tratta della prima volta che accade”. Così ha precisato Sabine, la madre del giovane. 

Si è riconosciuto un legame tra la patologie del ragazzo e l’esposizione della madre a dei pesticidi, anche se non è stata notificata la natura di questi”. Ha spiegato Christine Descesne-Ceard, responsabile del Fondo. Per Sabine, tuttavia, non ci sono dubbi: durante la gravidanza lavorava in un maneggio e lì si utilizzava soltanto il glifosato come diserbante durante l’estate. 

La famiglia, che vive nel dipartimento dell’Isère, inizialmente non aveva voluto pubblicizzare la richiesta di indennizzo, per evitare la valanga di messaggi ostili ricevuti nel 2017, quando aveva avviato un’azione legale contro dei fabbricanti di glifosato. Una procedura che è tuttora in corso. Tuttavia, ha deciso di tornare sui propri passi quando ha saputo che l’Unione Europea ha proposto di concedere ai prodotti a base di tale molecola una nuova autorizzazione al commercio. Questa volta per ben dieci anni. 

Una scelta controversa. Infatti il glifosato figura dal 2015 nell’elenco delle sostanze “probabilmente cancerogene” dello IARC, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, organismo che fa parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Link articolo originale Euronews

Leggi anche Resistenza agli antibiotici ed inquinamento atmosferico (ecquologia.com)

Redazione

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