Bill Gates: come bisogna reagire alla pandemia COVID-19

Il cofondatore di Microsoft Bill Gates è intervenuto sulla pandemia di COVID-19, riflettendo sul perché i test e l’auto isolamento sono essenziali, quali progressi medici possono rappresentare una speranza e cosa servirà affinché il mondo sopporti questa crisi. Questa conversazione virtuale fa parte della serie TED Connects, ospitata dal capo di TED Chris Anderson e dalla curatrice di attualità Whitney Pennington Rodgers. Riportiamo un resoconto “live” di Romano Ugolini, Founder di Ecoarea Better Living e licenziatario di TEDXCoriano

Riguarda la discussione avvenuta su TED.com

In questi terribili momenti di Coronavirus siamo tutti alla disperata ricerca di verità, di notizie che non siano manipolate per fini politici o di interessi economici. Ma non e’ semplice trovare la verità perché la rete offre una percentuale enorme di fake news. Fortunatamente, a mio avviso, esistono piattaforme che possono essere più affidabili di altre, una di queste e’ Ted.com Per questo motivo, quando Chris Anderson (fondatore e leader del TED) ha scritto la settimana scorsa per invitare ad assistere ad una video conferenza con lui e Bill Gates, ho subito aderito. Le informazioni che ho raccolto desidero condividerle a caldo, mentre scrivo sono passate meno di 20 ore dalla videoconferenza, che si e’ svolta il 24 Marzo alle ore 12.00, New York time. 

Lo scenario digitale e’ tipico di quello che sta accadendo in questi giorni con la modalità ormai comune delle videoconferenze. Vedi foto: Bill Gates dalla California, Chris Anderson a New York, il sottoscritto ed altri TEDxers da ogni parte del globo.

 La prima domanda a Bill e’ stata in riferimento al suo famosissimo TED talk del 2015 La prossima epidemia? Non siamo pronti

La domanda specifica di Chris a Bill e’ stata se il mondo avesse ascoltato quel messaggio che annunciava che l’umanità sarebbe stata in in grave pericolo. La risposta di Bill la conosciamo, lui in quel suo intervento diceva che non eravamo pronti ad affrontare una pandemia, ma avremmo potuto esserlo, se solo ci fossimo preparati.

Ora ci troviamo a fronteggiare un’epidemia che ha tutte le caratteristiche di essere la peggiore per la razza umana dopo quella del 1919, questa può essere l’epidemia del secolo. Non e’ pericolosa come Ebola e SARS, ma molto più contagiosa perché posiamo continuare a contagiare senza avere i sintomi e con la globalizzazione e gli stili di vita moderni e’ difficilissimo circoscriverla. Ora occorre avere la massima concentrazione sul salvare le vite umane, dice Bill Gates, e le misure prese dai governi di chiudere drasticamente le attività di aggregazione sono dolorose per l’economia, ma indispensabili per contenere la Pandemia… Purtroppo queste misure sono arrivate con un ritardo fatale rispetto alle notizie che arrivavano dalla Cina a gennaio.. “abbiamo sprecato il mese di Febbraio” dice (si riferisce agli Stati Uniti, ma sappiamo che In Europa abbiamo fatto lo stesso errore). Chris ha chiesto se fosse stato giusto aspettare a dichiarare la chiusura dei locali di aggregazione… Gates ha risposto che non sarebbe stato piacevole andare al ristorante sapendo che da qualche parte c’ era una pila di cadaveri da Coronavirus (un’immagine, ma ha usato queste parole). Ha elogiato la Corea e citata come esempio da seguire perché sono intervenuti subito dai primi di Febbraio a fare test/tamponi in forma massiccia alla popolazione. A suo avviso i test/tamponi sono fondamentali per capire chi e’ infettato. Ugualmente importante e’ l’isolamento veloce dei focolai e delle persone attorno ai focolai, per evitare il contagio a catena esponenziale che di fatto sta accadendo oggi.

Ha sottolineato come le severe misure di isolamento abbiano funzionato a Wuhan e nella Provincia di Hubei e stanno funzionando in Corea, a Singapore, Hong Kong e qualche altro paese. Una notizia a mio giudizio molto interessante e’ che lunedì scorso 23 marzo Gates ha presentato alle autorità sanitarie statunitensi un prototipo di tampone per poter rilevare da soli (senza l’intervento di personale medico) il fluido umido che abbiamo nel naso (non necessario gola). Una volta prelevato il fluido il tampone viene inserito nella provetta sigillata che dovrà essere testata dal laboratorio. Il grande vantaggio e’ che in un minuto si fa il prelievo, mentre il personale medico con tutte le precauzioni dovute ci impiega molto di piu’ tempo, ma soprattutto il personale medico corre meno rischi di contagio e si può dedicare a compiti più importanti (dare aiuto a chi e’ molto grave). Il collo di bottiglia non sono i tamponi, ma i laboratori di analisi, ma intanto miglioriamo i processi…

Un’altra domanda interessantissima e’ stata sul discorso dell ‘immunità’ di gregge, riferendosi ai numeri statunitensi ha detto che per ottenerla occorrerebbe lasciare contagiare circa il 50 % della popolazione, con una mortalità del 3%-4% quindi considerando 150 milioni morirebbero circa 3/4 milioni di persone, ovviamente disumano. Altra domanda rilevante quella sulle popolazioni più povere del mondo… ho notato un certo imbarazzo nel rispondere da parte di Bill Gates, diplomaticamente ha detto che dipenderà moltissimo dall’aiuto che i paesi più ricchi possono offrire. Oggi diversamente dal 1919 abbiamo mezzi di comunicazione più rapidi con i quali diffondere le informazioni di “Best Practice”, ma e’ chiaro che potrebbero esserci numeri di decessi molto alti a causa delle condizioni igieniche precarie. Pur essendo attrezzati meglio con le tecnologie rimangono tantissimi i “condizionali” emersi nella teleconferenza, ma la certezza e’ che costerà diversi trilioni di dollari nell’economia, e sicuramente sara’ la crisi più dura della nostra generazione.

Il dopo Coronavirus sara’ molto complicato, Bill Gates si augura che i Governi sacrifichino qualche punto di PIL a favore della salute e prevenzione di pandemie perché quando ne usciremo (forse ci vorranno 2/3 anni a livello globale) dovremo essere preparati alle prossime, poiché probabilmente ci saranno… Sara’ quindi importante prepararci meglio con la ricerca e sviluppo di vaccini e per il COVID-19 dovrebbe essere disponibile fra 12-18 mesi. Una volta ottenuto il vaccino e’ probabile che la circolazione delle persone non sarà più cosi’ semplice, e’ probabile che per entrare in alcuni paesi occorrerà dimostrare che si e’ stati vaccinati… Il nostro modo di vivere e viaggiare cambierà tantissimo.

In questo contesto occorre pensare che il Cambiamento Climatico (messo un poco da parte a causa dell’emergenza COVID-19 ) potrebbe avere delle correlazioni con la diffusione dei Virus. Bill Gates ci ricorda di non dimenticarcelo e Chris Anderson ha detto che il TED continuerà a tenere l’emergenza climatica come priorità della Community appena rientrata l’emergenza Coronavirus.

Romano Ugolini

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