Basta fake news: il metano per autotrazione è vero che ci da una mano

In questi giorni di “new green deal” se ne sentono di tutti i colori. Ci sono veramente tante proposte molto interessanti per migliorare il nostro mondo, ma spesso vengono mixate con proposte che hanno veramente poco senso dal punto di vista razionale.

    {tweetme} #emissioni #biometano “Basta fake news: il metano per autotrazione è vero che ci da una mano ” {/tweetme}

Una di queste è la recente proposta, anzi, la spinta insistente di alcune organizzazioni ambientaliste, perché venga “riequilibrata” la tassazione sui carburanti. La proposta può essere riassunta come segue:

  • Riduzione di 7 centesimi al litro della tassazione sulla benzina;
  • Aumento di 4 centesimi al litro della tassazione del gasolio e 3 centesimi al kg di quella sul gas naturale per autotrazione (CNG).

Ma come ci azzecca tale proposta con le emissioni di CO2 di questi vettori energetici?

Per tutta la mia vita ho sostenuto la riconversione dei veicoli a GPL e metano, prima che l’elettrico si affacciasse in maniera credibile, ho viaggiato quasi sempre con veicoli a GPL e ora, di colpo, scopro di aver fatto una idiozia. Ma dato che “non sono raccattato dalla piena”, come si dice in Toscana, e non ho mai fatto scelte ad occhio, sono andato a verificare i dati misurati attraverso le strettissime procedure WLTP della UE

Sono stati verificati 22 veicoli, disponibili sul mercato nelle tre versioni benzina, gasolio, CNG e, sorpresa delle sorprese, ecco la tabella che svela come non sono io quello raccattato dalla piena, ma che prende per buoni dati che non hanno evidentemente alcun fondamento.

Facciamo quindi un favore alla benzina penalizzando invece il gas?

Abbiamo poi fatto un’indagine su come va lo sviluppo degli impianti di biometano, sì, proprio quelli che dovrebbero rendere green il CNG. Le informazioni che abbiamo raccolto (fonte Snam Rete Gas) dicono che ad oggi ci sono contratti firmati per allacciamenti biometano per ben 400 milioni di metri cubi.

Vuol dire che entro il 2022 la percentuale di rinnovabili nel CNG sarà di almeno il 40% !

Le organizzazioni ambientaliste si barricano dietro il fatto che chiedono zero tasse sul biometano, ma il problema è che aumentando oggi le accise sul gas per autotrazione non si stimola lo sviluppo dei veicoli a gas naturale che sono i naturali precursori del biometano.

Esiste quindi un incentivo alla produzione di biometano (DM marzo 2018), ma si rischia che il consumo di gas verdi non parta mai perché penalizzato al consumo.

Per muovere la crescita dei veicoli elettrici immessi sul mercato occorrerà infatti produrre elettricità addizionale. Attualmente nel mix energetico nazionale c’è anche il carbone e il Governo ha prodotto le norme sul capacity market che daranno decine di miliardi di euro alla costruzione di nuove centrali a gas per sostituire il carbone. Si avete capito bene, una cifra enorme per produrre energia che garantisca la stabilità della rete e che esclude tutte le rinnovabili che sono in condizione di produrre energia stabile e continua, giorno e notte, oltre a non imprimere una prima svolta verso l’idrogeno per immagazzinare e utilizzare tutta l’energia non prodotta dalle rinnovabili, quando la rete non è in condizione di assorbirla.

Conclusioni

  1. Basta scemenze: il metano non solo inquina meno in maniera puntuale di benzina e gasolio, come abbiamo più volte provato, ma complessivamente emette meno CO2 di benzina e gasolio, quando usato per l’autotrazione, considerando l’intero ciclo.
  2. Se vogliamo fare un intervento sul metano occorre innanzitutto aprire il capacity market anche alle rinnovabili, per limitarne l’uso per la quota producibile dalle rinnovabili.
  3. Vanno sviluppati i progetti per recuperare l’idrogeno dalle rinnovabili intermittenti al fine di poter usare l’idrogeno stesso nella rete del metano e nei trasporti.
  4. Il metano da tassare e in maniera consistente è invece quello proveniente da estrazione tramite fracking, diffusa in particolare negli Stati Uniti, la quale va combattuta senza se e senza ma, chiedendo anche alle compagnie di rifiutarsi di acquistarlo.

Ci auguriamo che d’ora in poi si possa su questi obiettivi trovare o ritrovare una intesa.

Fabio Roggiolani
Cofondatore Ecofuturo Festival
Vice Presidente Ass. Giga-FREE

Articoli correlati