Alluvioni e dissesto idrogeologico: online la Mappa nazionale sul nuovo portale “#Italiasicura”

Ogni autunno e certe volte non solo, in Italia si stila il triste e sempre più lungo bollettino di danni in termini materiali, ambientali e soprattutto in termini di vite umane, legati ai sempre più estremi eventi alluvionali ed al dissesto idrogeologico, in un paese dalle grandissime vulnerabilità.


Proprio dopo gli eventi estremi dello scorso autunno in varie parti del nostro paese, come quello disastroso abbattutosi sulla città di Genova, un insieme di associazioni ambientali e professionali, come Legambiente, Italia Sicura, Ance, Ordine degli Architetti, Ordine dei Geologi, aveva dato origine ad un nuovo portale “#DissestoIlaia”, molto interessante con l’obiettivo di fare la storia di 100 anni di dissesto idrogeologico nel nostro paese (vedi post “DissestoItalia: l’inchiesta di Ance, Architetti, Geologi e Legambiente diventa anche un sito“). Una autentica e sempre più dilagante piaga per il nostro paese e anche per il suo bilancio statale, quello degli eventi meteorologici estremi, su di un paese con vulnerabilità native, enormemente aggravate da decenni di uso scellerato del suolo (vedi post “Consumo del suolo: Il cancro che divora il Bel Paese“).

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Un tema che ha visto anche recentemente ulteriori approfondite analisi relativi alle vite umane, in termini di morti, dispersi e sfollati dai numeri davvero inquietanti, come quella svolta negli scorsi mesi dal CNR (vedi post “Dissesto idrogeologico: oltre 10.000 sfollati in Italia nel 2014 secondo il CNR“). In un contesto così vivace ed importante arriva una interessante risposta dal fronte governativo, con uno strumento importante, non fosse altro come strumento di controllo e di monitoraggio sullo stato degli interventi, sino ad oggi affrontati solo sul fronte dell’emergenza e mai della prevenzione. Si tratta di un altro portale, realizzato con la volontà della “task force” governativa sul dissesto idrogeologico, coordinata da Erasmo D’Angelis, costituito dalla mappa nazionale di#Italiasicura (link portale), che fotografa e aggiorna la situazione relativamente a frane, alluvioni e, aree a rischio di dissesto idrogeologico e soprattutto stato ed avanzamento degli interventi in corso in tutta Italia. Si tratta di uno strumento che costituisce un quadro finalmente completo e organico della situazione del territorio italiano, integrando tra loro informazioni sino ad oggi, frammentarie, frazionate, parcellizzate, di scarsa chiarezza e di difficile accessibilità. Uno strumento decisamente importante di informazione, dove ogni cittadino può verificare lo stato di avanzamento e le foto dei cantieri aperti o in fase di apertura per la prevenzione del dissesto idrogeologico nell’intero territorio nazionale.

Nella mappa navigabile, ogni sito ed ogni progetto sono identificati da un codice, rendendo possibile conoscere il luogo del cantiere, la tipologia di intervento, lo stato della progettazione, l’importo totale dei lavori.
Molti accurato il livello informativo presentato nel nuovo portale, con importo dei lavori, stato corrente di progettazione do di avanzamento dell’intervento ed anche una interfaccia che nella parte bassa fa scorrere immagini dei diversi cantieri, con le indicazioni relative alla località oggetto di intervento, tipologia di intervento, costi ed ente responsabile della realizzazione. Al riguardo della emissione del nuovo strumento, l’opinione del Professor Giovanni Menduni del Politecnico di Milano, per anni Presidente dell’autorità di bacino del fiume Arno, attivo negli ambiti dell’innovazione, dell’Open Data e dei disastri naturali. Secondo Menduni “la mappa di #Italiasicura fornisce dati cui ognuno può accedere anche direttamente per conto proprio, dalla fonte primaria, là dove sono creati, esposti e dove sono aggiornati ad ogni cambiamento”.

Un altro passo in avanti significativo nella difficile strada verso la prevenzione dei disastri ambientali provocati proprio dall’incuria crescente dell’uomo in questi ultimi decenni, con cementificazione e conseguente impermeabilizzazione e perdita dei territori, mancata manutenzione con l’abbandono progressivo delle campagne partito negli anni ’60, torrenti tombati, sfrenato abusivismo edilizi, bombe d’acqua eventi climatici estremi, ecc.. Anche lo strumento dovrà adesso mantenere sul campo la funzione di sentinella e di monitoraggio per il cittadino, per il quale è nato in una chiave di trasparenza.

Sauro Secci

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