Sos Rinnovabili: “Azzerare decreto Romani”

L’impegno della società civile e dei movimenti ha rappresentato il motore principale del voto sui referendum per nucleare, acqua e legittimo impedimento. Sos Rinnovabili ha messo in campo tutte le sue forze – la sua rete, le pagine dei social network, le decine di migliaia di persone che avevano firmato l’appello contro le politiche del governo contro l’energia del sole e del vento – per mobilitare il popolo delle rinnovabili, che si era ritrovato e riconosciuto nella battaglia contro il decreto romani e il Quarto Conto Energia.

Ma oggi, avverte il movimento per le rinnovabili nato e cresciuto nella rete, non si può certo abbassare la guardia.


Ora che il vento è cambiato, il governo si affretta ad assicurare, per bocca del ministro Romani, che l’esecutivo lavora da tempo a un piano energetico per lo sviluppo delle rinnovabili e dell’efficienza energetica. Non è vero. Il governo ha lavorato e lavora da tempo per sbarrare la strada alle rinnovabili, in favore prima del nucleare, del carbone e del gas e d’ora in avanti in favore del carbone e del gas.

Occorre azzerare il decreto Romani e il Quarto Conto Energia, ripartire da zero. Si dice che il ministro delle Sviluppo economico stia riunendo il gabinetto. Così non va: non vogliamo un altro piano raffazzonato, vogliamo una conferenza nazionale che faccia i conti con la nuova situazione, che ridefinisca l’obiettivo dei 45 miliardi che erano stati destinati al nucleare. Ma il Governo che ha fatto il quarto conto energia sotto la dettatura delle oligarchie dei fossili difficilmente potrà tenere fede ai proclami della prima ora.

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