Riciclaggio rifiuti: anche intorno all'”Urbe” nascono i fiori (“il caso Tivoli”)

Come ben sappiamo, anche attraverso la cronaca quotidiana, l’ambito della gestione dei rifiuti è sicuramente quello sul quale si registra il maggior numero di ecoreati nel nostro paese. Nell’immaginario collettivo, quando si parla di malagestione dei rifiuti nelle grandi aree urbane, si pensa spesso alla “città eterna”, alla travagliata ricerca di un modello di gestione integrata dei rifiuti che deve fare i conti con radicati e consolidati meccanismi perversi di speculazione.

Pur in un contesto così difficile come quello della “Città Eterna” assume un particolare significato il percorso che sta facendo a Tivoli, comune di circa 60.000 abitanti dove la nuova Amministrazione Comunale guidata da 8 liste civiche, sta sperimentando da circa due anni una strategia di gestione dei rifiuti davvero innovativa. dove l’economia circolare è diventata realtà e già alcuni cicli di produzione (artigianale e a piccola scala) si stanno chiudendo. Con questo concetto nella cittadina tiburtina, sono stati letteralmente sottratti ad una economia sommersa molto viva a Roma, come quella avviata e condotta dai Rom, materiale combustibile come legno di baracche e materia prima seconda come frigoriferi, lavatrici e altri RAEE e ingombranti, andando direttamente a intercettare questi flussi attraverso l’organizzazione di servizi di raccolta di piazza e a domicilio (anche incentivati), oltreché andando direttamente a “fregare” il ferro residuale dalle combustioni tossiche perpetrate ai danni della collettività da questi soggetti interessati unicamente alla vendita di questi metalli nel mercato nero.
E’ da metà aprile 2016, giorno in cui è stato fatto il prelievo di ferro dopo l’ennesimo rogo, che i roghi nel campo rom abusivo di Tivoli non ci sono più.

In sostanza attraverso pratiche di ecologia applicata, nella cittadina laziale sono state avviate iniziative finalizzate a scontare adeguatamente l’acquisto di oggetti fatti in materiale da riuso il cui sconto pagato da ASA Tivoli SpA (Azienda Speciale Ambiente del Comune di Tivoli), è quantificato in base al peso del nuovo oggetto ricreato o rigenerato. Si tratta ad esempio dell’esperienza degli EcoArtigiani dell’associazione ESSA!, sostenuti dalla amministrazione comunale di Tivoli sostenuti con l’iniziativa del recupero degli oggetti non riciclabili di piccola dimensione, come le cassette VHS.

In meno di due anni dall’avvio ed estensione del porta a porta in città, che oggi ha raggiunto circa il 50 % della popolazione, la percentuale media mensile  di raccolta differenziata, si è portata da meno del 10 % a circa il 51% del novembre 2016, con una riduzione della TARI di circa 2 milioni di euro. Si tratta di un risultato sicuramente da correlare con la nuova politica voluta dalla nuova Giunta e dall’Amministratore Unico scelto alla guida della municipalizzata ASA Tivoli SpA Francesco Girardi, tutta incentrata sulla riduzione della produzione di rifiuti e dei costi di smaltimento in favore delle logiche del riciclo e del riuso.

Proprio in questa specifica area di azione, molto significativo il progetto “TIVOLI MINIERA URBANA“, che si presenta come la perla delle varie iniziative che ha risolto il problema dell’abbandono di rifiuti  ingombranti nelle campagne  e in città.
Allestiamo nei quartieri più lontani dall’isola ecologica, in piazza, una isola ecologica itinerante che ogni sabato mattina in 4 piazze diverse, gira e i cittadini vengono incentivati con Ecopunti (TIVOLI PREMIA) e buoni sconto nella Grande Distribuzione Organizzata (Unieuro ed Expert).

Questo ha consentito di passare da 2 kg per abitante anno raccolti di RAEE, a 4,7 nell’ultimo bimestre (ottobre-novembre 2016) superando la media nazionale e anche i dati ISPRA del 2016 per il Nord Italia.

Un riscontro altrettanto significativo si registra a Tivoli anche relativamente agli ingombranti, i quali passano da 3/4 kg/abitante/anno intercettati, a 11 kg per abitante anno ben al di sopra delle medie.
Un sistema che prevede ogni settimana la destinazione ai  cittadini di Tivoli, di migliaia di “ecopunti” spendibili nei circuiti del commercio locale aderenti alla iniziativa come già accennato.

Il progetto “Tivoli Miniera Urbana” è stato insignito, tra l’altro, dell’importante menzione tra le attività virtuose di Let’s Clean Europe finalizzata ad aumentare la raccolta di rifiuti ingombranti e RAEE, fino ad oggi abbancati nelle periferie e nelle campagne cittadine.

 A seguire un documento video che ci  introduce al progetto “Tivoli Miniera Urbana” con alcuni testimoni dello stesso

La redazione di Ecquologia

Articoli correlati