Istat: in Italia la raccolta differenziata è al 31,7%

L’Italia della raccolta differenziata viaggia su una media del 31,7%. E, guardando in dettaglio nella Penisola, risulta evidente come il Paese sia diviso in quattro: il nord di poco oltre il 40% (e al suo interno l’area del nord-est sopra il 47%), il centro al 28,1%, il sud al 21,3% e le isole al 15%; a dirlo è l’Istat, che ha diffuso i dati sugli Indicatori ambientali urbani riferiti all’anno 2010.


Secondo l’Istituto di statistica la raccolta differenziata in Italia è in aumento dell’1,4% rispetto all’anno scorso, mentre la raccolta di rifiuti urbani risulta pari a 609,5 chilogrammi per abitante (piu’ 0,9%, dopo tre anni decrescenti).

Tra i grandi comuni, Verona è l’unico che ha raggiunto il 50% di differenziata; valori superiori al 30% si registrano a Torino (43,3%), Firenze (38,4), Milano (35,9%), Venezia (35,6%) e Bologna (34,8%). Chiudono Palermo e Catania, che arrivano rispettivamente al 7,7% e al 6,8%.

Ci sono, però. anche esempi in negativo, comuni capoluogo in cui non si raggiunge la soglia del 10% di differenziata, come, per esempio, Enna all’1,2%, Siracusa al 3, Messina al 5,3, Isernia all’8, Agrigento all’8,4, Taranto all’8,7, Foggia al 9, Catanzaro al 9,4 e Vibo Valentia al 9,8.

Non solo rifiuti: nello spaccato dell’Istat c’e’ spazio anche per le rinnovabili, di cui aumenta del 114,9% la potenza media di fotovoltaico installata sugli edifici comunali (per una potenza media arrivata nel 2010 a 1,1 kilowatt ogni 1.000 abitanti) rispetto all’anno precedente. Rimanendo in ambito energetico, si registra una leggera diminuzione (0,3%) per l’energia elettrica per uso domestico, mentre risultano in aumento del 4,7% i consumi pro-capite di gas per casa e riscaldamento.

Buone notizie, poi, sul fronte dello smog: l’inquinamento atmosferico è, infatti, in calo, visto che nel 2010 si sono registrati in media 10 giorni in meno di superamento dei limiti di Pm10 (polveri sottili) per la salute (dai 54,1 nel 2009 si è passati ai 44,6 del 2010).

Altri numeri in conclusione: l’Istat ha fatto i conti al consumo pro-capite di acqua proveniente dal nostro rubinetto di casa, calcolando che per l’uso domestico sfiora i 67 metri cubi (meno 1,9%); si registra, poi, un aumento dei viaggiatori sui mezzi pubblici dello 0,6%, mentre si attesta a 106,4 metri quadrati la “porzione” di verde per abitante.

Clicca qui per tutti i dettagli

Articoli correlati