Gestione aree forestali: aumenta in Italia il verde certificato

L’Italia con 11,4 mln di ettari corrispondente al 38% della sua superficie territoriale, è il secondo tra i grandi paesi europei per copertura forestale e per questo la corretta gestione di tale, significativa superficie assume un ruolo davvero importante. (Foto di Markus Ungar da Pixabay)

In questo contesto arriva il rapporto annuale sulla certificazione di PEFC Italia, l’associazione senza fini di lucro che costituisce l’organo di governo nazionale del sistema di certificazione Programme for Endorsement of Forest Certification schemes, cioè il Programma di valutazione degli schemi di certificazione forestale. Nel nuovo rapporto si registra un incremento delle foreste gestite in modo sostenibile in Italia, arrivando a quasi 900mila gli ettari (889.032 per la precisione), con un incremento di 8mila ettari rispetto al 2019.

Come spiega PEFC nel nuovo rapporto, nonostante le difficoltà per via dell’emergenza sanitaria il 2020 si è chiuso positivamente con un incremento della superficie certificata di 8mila ettari rispetto al 2019. In particolare, si tratta di 882.000,82 ettari di foreste certificate e di 7.031,78 ettari di pioppeti certificati. Nel rapporto si precisa come  la percezione è che il legno certificato avrà un ruolo di primo piano nell’economia post-pandemia, con la necessità di ridurre fortemente le emissioni e sostituire materie prime e energie fossili”.

Analizzando i dati regionali del rapporto abbiamo che l’area certificata più estesa si trova in Trentino-Alto Adige con 555.997,96 ettari, seguita dal Friuli Venezia Giulia con 92.016,30 ettari ed il Veneto con 74.360,43 ettari. A seguire ci sono poi le superficie forestali certificate di Lombardia, Piemonte, Toscana, Emilia Romagna, Basilicata, Lazio, Marche e Umbria.

In un tale contesto, a crescere sono anche le aziende di trasformazione di legno e carta certificate, arrivando a 1.179, con 142 nuove aziende, corrispondenti ad un incremento del 7,7% rispetto al 2019. Come si sottolinea nel rapporto si tratta di un risultato importante perché ottenuto nell’anno del lockdowne della forte contrazione e  conferma il crescente interesse nei confronti della sostenibilità e la ricerca di garanzie sulla provenienza legale e sostenibile dei prodotti di origine forestale come legno e carta. Importante in questo senso il contributo del nuovo gruppo di certificazione di Conlegno (Milano) con 40 aziende prevalentemente del settore case in legno e imballaggi. Molte le Pmi, che costituiscono una parte fondamentale del tessuto produttivo italiano.

Relativamente alla collocazione geografica delle aziende con certificazione di tracciabilità, definita ‘catena di custodia’, la maggior parte si trova al Nord (970), con il Veneto regione leader con 260 aziende; seguito dalla Lombardia con 202, dal Trentino Alto Adige con 188 e il Friuli Venezia Giulia con 139. Delle 161 aziende collocate nel Centro Italia la maggior parte è in Toscana (55) di cui abbiamo dato conto nelle scorse settimane del progetto “Forest Sharing”, e Lazio (40), mentre 48 sono collocate al Sud, di cui 33 in Campania.

Analizzando poi le categorie produttive delle aziende certificate si cita testulamente nel rapporto che il settore legno in tutti i suoi aspetti, dagli imballi, all’edilizia e prima trasformazione, ma è in crescita anche il settore carta sia da stampa che packaging. Altro settore importante è la produzione di pannelli, sia per arredo che per l’edilizia, al secondo posto tra le categorie per numero di aziende certificate”.

Sul rapporto il commento del presidente PEFC Italia Francesco Dellagiacoma, secondo il quale I dati raccontano un’economia positiva che lavora in sinergia con il territorio. abbiamo lavorato senza sosta per affermare il principio che nella crisi il tema ambientale fosse riconosciuto come centrale per una scelta decisa a favore del clima e della sostenibilità proteggendo e valorizzando il nostro patrimonio forestale a vantaggio anche dell’economia e della salute di tutti”.

Intensa è stata anche nel difficile 2020 l’attività di PEFC, come sottolinea Antonio Brunori, segretario generale PEFC Italia “Da 20 anni il PEFC Italia è presente su tutto il territorio nazionale. In particolare nell’ultimo anno non ci siamo arresi e abbiamo continuato a lavorare a fianco di aziende e comunità locali con il progetto Filiera solidale PEFC e con il progetto MADAMES-AX per stimare il valore dei servizi ecosistemici del bosco”.

Significativo infine il dato riguardante la sensibilità da parte dei consumatori, che, secondo una ricerca commissionata da Two Sides, è arrivata al 55% di quelli europei che riconoscono e cercano il logo PEFC su prodotti e packaging, con l’Italia che si distingue come il Paese europeo che conosce maggiormente l’etichetta PEFC, con il 67%.

Chi è PEFC

PEFC Italia è un’associazione senza fini di lucro che costituisce l’organo di governo nazionale del sistema di certificazione PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes), cioè il Programma di Valutazione degli schemi di certificazione forestale. Il PEFC è un’iniziativa internazionale basata su una larga intesa delle parti interessate all’implementazione della gestione forestale sostenibile a livello nazionale e regionale. Partecipano allo sviluppo del PEFC i rappresentanti dei proprietari forestali e dei pioppeti, organizzazioni ambientaliste, dei consumatori finali, degli utilizzatori, dei liberi professionisti, della ricerca, del mondo dell’industria del legno e dell’artigianato. Tra i suoi obiettivi si segnala quello di migliorare l’immagine della selvicoltura e della filiera foresta–legno-carta, fornendo di fatto uno strumento di mercato che consenta di commercializzare legno, carta e prodotti della foresta derivanti da boschi e impianti gestiti in modo sostenibile.

La Redazione di Ecquologia

 

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