Brasile, fuoriuscita di greggio cadono le accuse contro il colosso Chevron
Un tribunale federale brasiliano ha respinto le accuse penali presentate lo scorso anno contro la Chevron Corp., la compagnia di trivellazione Transocean Ltd. e molti dei loro dirigenti in relazione ad una fuoriuscita di petrolio 2011 al largo delle coste di Rio de Janeiro. Le due società e 17 dei loro capi erano stati accusati di “crimini contro l’ambiente” e avrebbero rischiato fino a 31 anni di carcere in caso di condanna.
Il giudice Marcelo Luzio ha respinto le accuse dei pubblici ministeri, che hanno cinque giorni per fare appello alla sua decisione, ha fatto sapere ieri un funzionario del tribunale, che non ha fornito ulteriori dettagli. L’ufficio del procuratore non ha espresso un commento sulla vicenda, mentre la Chevron – attraverso un comunicato – ha espresso soddisfazione per la decisione della corte e ha aggiunto di rimanere “impegnata a mettere in pratica la propria politica di piena trasparenza e di una stretta collaborazione con le autorità brasiliane.”
Transocean, poi, ha riferito di aver accolto con favore la sentenza, che – secondo la compagnia – ha confermato questo punto: “I membri dell’equipaggio di Transocean hanno fatto esattamente quello che sono stati addestrati a fare, hanno agito in modo responsabile, opportunamente e rapidamente mantenendo sempre la sicurezza come priorità assoluta”.
Le due grosse aziende, comunque, si trovano ancora ad affrontare due cause civili in cui si chiedono 20 miliardi di dollari di danni per la perdita di greggio. E, in particolare, si parla di almeno 586 mila litri di petrolio fuoriuscito in un pozzo Chevron al largo della costa nel novembre 2011.
“Entrambe le parti stanno cercando un accordo per quanto riguarda l’importo da pagare”, ha detto Marcelo Del Negri, un portavoce dell’ufficio del procuratore federale. “Tutto quello che posso dirvi è che hanno offerto di pagare molto meno di ciò che vogliamo: circa 160 milioni”.
Vi terremo aggiornati.
FONTE : Nelcuore
