Aria nei luoghi chiusi “Libera dal covid 19”: Ecco la svolta !

Non possiamo fare come gli struzzi e mettere la testa sottoterra per non vedere una soluzione che è sicura, testata e a buon prezzo per mitigare/ridurre il contagio dal Covid19, questo sarebbe stupido oppure ancora peggio: criminale.

Esistono, da tempo, alcuni apparati brevettati che con varie tecnologie più o meno risolutive riescono a ridurre a percentuali minime i vari allergeni, Voc, batteri ecc.
Noi come Giga/Ecofuturo abbiamo analizzato molti di questi apparati ma per prendere in considerazione qualunque di questi come utilizzabili nella lotta al Coronavirus19 abbiamo sempre suggerito ai produttori di testare i loro prodotti in modo rigorosamente scientifico ed avere un rapporto certificato sui risultati certi contro il Covid-19.

Ora veniamo al dunque
Il prodotto ora esiste ed è certificato dall’Università di Padova dall’Equipe del Prof. Crisanti, che ha studiato per mesi i risultati del trattamento sulla componente aeriforme degli ambienti chiusi (per esempio come aule, stanze, capannoni, autobus, treni, aerei ecc.).

Lo studio, a noi anticipato e in via di pubblicazione su molte prestigiose riviste scientifiche di medicina, porta incontrovertibilmente al risultato, per l’apparato utilizzato, all’abbattimento fino all’incredibile percentuale del 99,9999% tutte le componenti volatili e organiche (VOC, funghi, batteri e soprattutto virus e nella fattispecie il Covid-19).

L’apparato di cui parliamo è un sistema di trattamento del volume dell’aria presente nell’ambiente con il metodo ionizzante del “plasma freddo”, metodo che produce una quantità infinitesima di ozono non dannosa agli apparati viventi, ma che fa praticamente scomparire gli organismi patogeni.

La ionizzazione dell’aria è un fenomeno naturale che interviene spontaneamente ogni qualvolta una molecola è sottoposta all’azione di un processo energetico in cui la quantità totale di energia è superiore a quella della molecola stessa, per esempio nell’aria nella quale è passato una scarica elettrica (i.e. un fulmine). In pratica quando additiviamo di energia una molecola questa “estrae” un elettrone dall’orbita più esterna della molecola, e a causa dello squilibrio elettrico la molecola (atomo) assume la carica elettrica positiva che componendosi ossida il patogeno.

Per realizzare questa ionizzazione artificiale dell’aria, utilizzando però energia molto bassa, si utilizza una tecnologia chiamata internazionalmente NTP (Non Thermal Plasma) detto “Plasma Freddo.”

È considerato il processo più sicuro per ossidare e scomporre sostanze inquinanti ed è dimensionabile in base alle esigenze di sanitizzazione.

L’NTP è quindi un fenomeno fisico generato a temperatura ambiente, utilizza l’aria come miscelagassosa trasformandola in un gas ionizzato costituito da varie particelle caricate elettricamente: elettroni, ioni, atomi e molecole che scontrandosi tra loro producono specie ossidanti, la reattività delle particelle provoca fenomeni di ossidazione in grado di disaggregare i composti organici volatili, batteri, virus, microorganismi, odori.

L’elettrone “liberato” dall’orbita esterna si fissa immediatamente su altro atomo che assume carica elettrica negativa. Ogni atomo ha una probabilità ben definita di diventare atomo negativo e positivo in funzione della saturazione della corona periferica. Gli ioni in natura vengono prodotti dalle radiazioni solari, dallo sfregamento dei venti sulla superficie terrestre, da temporali, piogge ed eventi atmosferici, dall’assorbimento dei raggi cosmici, dalle collisioni dei corpuscoli dotati di energia cinetica.

L’apparato che utilizza questa tecnologia e già in ampia produzione è un brevetto italiano e si chiama “Jonix”.

Questo sistema di trattamento ionizzante dell’aria, come detto prima, cui abbiamo caldeggiato i test sul Covid-19, ha ottenuto un incontrovertibile (99,9999% di abbattimento della carica virale entro i primi 30 minuti dall’inizio del trattamento dell’atmosfera presente) risultato ha anche aggiunto all’apparato ulteriori pregi qui descritti.

E’ scalabile dimensionalmente, da un piccolo ambiente come una stanza, un appartamento, un’aula fino a capannoni industriali. Non ha un consumo elevato anzi si parte da 10w (80 m2 max) a salire fino a poche centinaia di W per quelli industriale (migliaia m2), è silenziosissimo e può, anzi deve stare acceso h24. Non ultimo, che non guasta, il costo accettabilissimo.

Detto tutto questo l’utilizzo di questo apparato, nelle aule, nei luoghi di aggregazione, ospedali, mezzi pubblici, treni, aerei, navi ecc., sia nella transizione verso il necessario vaccino anti-Covid, che dopo come copertura verso gli eventuali batteri e virus futuri deve essere considerato prioritario non differibile anche alla luce del momento attuale di recrudescenza della pandemia.

Il costo della presa in considerazione di questo apparato come trattamento sicuro dell’aria non sarà paragonabile alla tragedia umana e ai costi sociali di una ripresa galoppante del contagio che sembra purtroppo incontrovertibile.

Non ci sono scuse alcune, le aule scolastiche ove non ci fosse la disponibilità all’acquisto da parte dell’Amministrazione scolastica, con una probabile piccola partecipazione dei genitori degli alunni (tipo 20/30 euro a famiglia) possono essere subito sanificate in modo che gli studenti possano partecipare alle lezioni in presenza senza avere alcun rischio di contagio ambientale. E così tutti gli ambienti chiusi (sale, ristoranti, bar, uffici, cinema ecc. ecc.)

Ultima considerazione da rimarcare è che nell’ambiente sanificato, in 30 minuti, saranno sanificate anche le superfici presenti sia in vista che nascoste.

Ora raccontatemi che dobbiamo avere paura del lockdown, lo possiamo allontanare definitivamente se utilizzeremo oltre alle mascherine e al distanziamento anche gli apparati certificati già utilizzabili.

Allora che facciamo, ci rendiamo complici delle chiusure delle scuole, degli apparati produttivi, degli alberghi, dei ristoranti, del turismo, delle fabbriche e delle stragi umane o in attesa del vaccino utilizziamo ciò che abbatte a zero la carica virale del Covid-19?

Noi la risposta la sappiamo……

Professor Giuliano Gabbani
UniFI – Giga – Comitato Scientifico Ecofuturo

Redazione

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