Toscana, Piano Regionale sull’Amianto. Approvata all’unanimità nelle Commissioni referenti


Le Commissioni congiunte Ambiente (Sesta) e Salute (Quarta) approvano all’unanimità (Pd, Idv, Fds, Pdl) la proposta di Legge presentata con prima firma dal Consigliere di Sinistra Ecologia e Libertà Mauro Romanelli, dal titolo “Norme per la protezione e bonifica dell’ambiente dai pericoli derivanti dall’amianto e promozione di energie alternative”


La Legge prescrive alla Giunta Regionale la redazione di un Piano per la mappatura, la bonifica, la messa in sicurezza, lo smaltimento dell’amianto su tutto il territorio regionale. Saranno possibili incentivi ai cittadini e alle imprese per la rimozione dell’amianto, ma solo se avranno per tempo denunciato la presenza di materiale. Sarà incentivata la sostiutuzione di coperture in amianto con pannelli fotovoltaici, o realizzazioni in bioedilizia e risparmio energetico.

Prevista la formazione per operatori degli enti locali, la mappatura del rischio, la presa in carico per i malati da parte di strutture sanitarie specializzate.

Tutto l’amianto censito e rimosso sarà seguito telematicamente attraverso il Servizio informatico regionale: la tracciatura digitale dell’amianto sarà uno straordinario deterrente alle ecomafie e allo smaltimento illegale. Tutto l’amianto rimosso in Toscana sarà smaltito in Toscana, quindi la legge prevede incentivi per la realizzazione di appositi siti di stoccaggio.

“Tutto questo sarà Legge in maniera definitiva ad inizio Settembre – commenta Romanelli – al primo Consiglio regionale utile. L’unanimità mi riempie di orgoglio: fortunatamente su alcune tematiche la politica riesce ad unirsi e a dare segnali positivi ai cittadini. Rimuovere l’amianto da tutto il territorio nazionale, dalle abitazioni, dagli edifici pubblici, dai siti industriali, può essere un’altra delle possibili grandi opere veramente utili all’Italia. Possiamo creare posti di lavoro ad alto livello di competenza, e sviluppare la ricerca scientifica”.

“La quantità di amianto ancora da rimuovere, ad oltre vent’anni dall’approvazione della legge che lo metteva al bando, è notevolmente superiore a quella già rimossa. E la curva epidemiologica dei tumori legati all’amianto, è prevista raggiungere il massimo tra una decina di anni. Bastano questi dati a farci capire quanto ancora la tragica vicenda dell’amianto in Italia sia lontana da un epilogo positivo” – conclude Romanelli.

VIA | Comunicato Stampa Ufficiale

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