Teleriscaldamento geotermico a Castelfiorentino: Grande partecipazione della comunità

Un momento di grande partecipazione quello vissuto ieri sera, martedì 13 settembre a Castelfiorentino, presso il salone di Santa Maria della Marca per l’incontro dal titolo “Riscaldamento geotermico: il calore del futuro”, organizzato dal Comune di Castelfiorentino, in collaborazione con l’Associazione Giga, la rete di Ecofuturo Festival e la partecipazione di Legambiente Empolese Valdelsa, per la presentazione del progetto di teleriscaldamento geotermico a reiniezione totale dei fluidi che la società Kyotherm ha predisposto per la cittadina toscana e che ha fatto risentire pienamente le parole dell’indimenticabile Signor G “libertà è partecipazione”, mai come oggi così importanti per riavvicinare il cittadino alla politica ed alle scelte di pianificazione del territorio.

Un percorso di grande valenza quello intrapreso dalla amministrazione di Castelfiorentino guidata da sindaco Alessio Falorni, che ha condotto molto bene la serata, per un progetto di grande rilevanza, economica, sociale ed ambientale che riesce a toccare tutte le tre dimensioni della sostenibilità appena menzionate, attraverso nuove opportunità occupazionali sia nella fase di costruzione che in quella di esercizio del nuovo impianto, per le opportunità di risparmio per i bilanci familiari, sopratutto delle famiglie più in difficoltà e non ultimi dei grandi vantaggi ambientali che approfondiremo nel seguito. E’ infatti fondamentale per la progressiva decarbonizzazione dei sistemi e dei modelli energetici, capitalizzare le risorse rinnovabili dei singoli territori che solo attraverso la loro coralità possono dare una risposta esaustiva alle esigenze energetiche elettriche e termiche delle comunità. In questo nuovo contesto non potrebbe ovviamente mancare la geotermia, fonte per sua stessa natura disponibile 365 giorni all’anno, ideale per integrarsi con altre fonte rinnovabili più aleatorie ed intermittenti come solare termico, fotovoltaico, eolico, etc.. Una bella sensazione quella respirata in sala con tanti costruttori di ponti invece che di muri.

Proprio la cittadina dell’empolese valdelsa infatti può cogliere questa grande opportunità, giacendo al centro di un letto caldo di acqua ad oltre 70 °C e ad una profondità intorno ai 1500m, del tutto simile a quello che si trova nelle viscere di Parigi dove la geotermia ha già trovato ampi spazi applicativi e dove a breve, la stessa società proponente Kyotherm, inaugurerà un grande impianto di teleriscaldamento geotermico nell’area Disneyland Paris. 

Il sistema di teleriscaldamento prevede la reimmissione totale dei fluidi ad un temperatura di restituzione di circa 40°C. Un progetto che potrebbe aggiungersi alle già numerose realtà di successo di teleriscaldamento geotermico già operative nel nostro paese, oltre a quelle operative nelle storiche aree geotermiche della Toscana meridionale, come Milano, Grado, Ferrara, Aosta e Bagno di Romagna.

Tornando alla partecipatissima assemblea di ieri sera, dopo una presentazione del progetto da parte della società proponente e di società di ingegneria del territorio con grandissima esperienza a livello nazionale come Idrogeo, impegnate nella progettazione e quindi con grandi motivazioni aggiuntive, sono stati molti gli interventi di grande stimolo, anche da parte di coloro che hanno legittimamente espresso perplessità, dando input in più anche ai proponenti. Molto ampio anche il fronte delle preziosissime argomentazioni, sia di ordine pratico interno alle nuove possibili utenze, sia di più ampio respiro, legate alla fondamentale ed irrinunciabile valutazione degli impatti in tutte le fasi della evoluzione progettuale oltre che nella successiva fase di esercizio, che hanno trovato adeguate risposte e riflessioni da parte dei relatori. Un momento di grande crescita ed una opportunità per la popolazione, troppo spesso in questi ultimi anni oggetto di strumentalizzazioni in contesti simili senza passare per una adeguata fase informativa e di scambio e nella quale, in questo specifico caso l’Amministrazione Falorni si è impegnata ad approfondire la tematica, sotto tutti i profili, anche grazie al sostegno della Regione Toscana. 

Un contesto quello dei teleriscaldamenti in generale e di quelli geotermici in particolare, che vede la riscoperta della dimensione collettiva dell’approccio ai sistemi, dopo periodi come gli anni ’80 e ’90, nei quali, anche in molte realtà condominiali,vi è stata la corsa, dissennata dal punto di vista ambientale, alle piccole caldaie singole e nell’ambito dei quali l’utente riesce a sgravarsi oltre che in termini economici, anche in termini gestionali e di inquinamento indoor, essendo presente nell’abitazione un dispositivo di interfaccia con la rete teleriscaldante, delle dimensioni di una risma di carta. Un ambito sul quale ha fortemente puntato anche la UE con specifici progetti di ampio respiro (Vedi post “Geotermia e teleriscaldamento: Un grande potenziale europeo per annientare le fonti fossili“) 

In merito ai benefici ambientali ed ai grandissimi costi sociali e sanitari lasciati sul campo dai modelli energetici fossili, mai adeguatamente valutati, è bene rimarcare il grande peso che le emissioni da combustibili fossili hanno sulla qualità dell’aria proprio nel comparto dei riscaldamenti residenziali e del terziario, troppo spesso sottostimato dall’immaginario collettivo, orientato solitamente di più verso gli altri due macroambiti di grandi processi industriali e traffico veicolare. Un tema ben sviscerato in uno studio dalla Dottoressa Tiziana Zerlia di SSC Milano (Stazione Sperimentale dei Combustibili) su elaborazione dei dati ISPRA (vedi documento).

Relativamente alla dimensione economica, già accennata precedentemente, il grande valore aggiunto di questa nuova progettualità su Castelfiorentino, vede la Toscana protagonista in tutto il settore geotermico, sia nella geotermia geotermoelettrica con grani player come Nuovo Pignone, Graziella Green Power, etc, ma anche specificatamente nell’ambito dei teleriscaldamenti, con l’hi-tech degli scambiatori di calore a piastre, elemento base insieme alle condotte per l’alta efficienza delle reti, con aziende di grandissima rilevanza proprio dell’Empolese Valdelsa come la Technosystem, unica azienda puramente italiana per la produzione di scambiatori.

Ovviamente si è trattato solo del primo di una serie di incontri, dal momento che già martedì prossimo 20 settembre alle ore 21:00, presso il Circolo “Il Bastione” in via Verdi a Castelfiorentino, vi sarà una nuova grande opportunità per la cittadinanza per informarsi,proseguendo il percorso intrapreso, con la partecipazione del Professor Giuliano Gabbani, del Dipartimento Scienze della Terra dell’Università di Firenze e direttore scientifico di Giga e del Sindaco di Abbadia San Salvatore Fabrizio Tondi, grande fautore della emanazione della Carta di Abbadia San Salvatore sulla buona geotermia, che porterà anche la sua esperienza di amministrazione per l’affermazione delle nuove pratiche di buona geotermia, che ha paerto un fronte importante di numerosi amministratori locali sensibili al tema.

A seguire una intervista a Guido Andreoni, responsabile commerciale di TechnoSystem del luglio scorso ad Ecoarea di Rimini in occasione di Ecofuturo 2016 che ci introduce a questo piccolo ma essenziale tassello dei teleriscaldamenti come lo scambiatore, che parla tanto valdelsano.

Sauro Secci

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