“Sulle tracce dei rifiuti”: il nuovo report Hera sulla raccolta differenziata

Centrati con largo anticipo gli obiettivi europei su riciclo e abbattimento del ricorso alla discarica da parte di Hera. Nel report “Sulle tracce dei rifiuti”, già disponibile online e scaricabile in calce all’articolo, i risultati di un’azione che tutela l’ambiente e alimenta un’economia capace di muovere ogni anno 11 miliardi di euro di fatturato puntando su differenziata e riciclo.

Farlo bene e farlo prima. Potrebbe essere questo il riassunto dell’impegno profuso da Hera nella gestione dei rifiuti differenziati dai cittadini. È davvero largo, del resto, l’anticipo con cui il territorio servito dal Gruppo Hera ha raggiunto e oltrepassato i traguardi fissati in materia dall’Unione Europea. Si parte con il riciclo dei rifiuti urbani, che secondo Bruxelles deve raggiungere il 55% entro il 2025 e che Hera ha già portato al 56%. Addirittura migliori le performance relative al riciclo degli imballaggi: undici anni prima del termine ultimo fissato dall’Europa per arrivare al 70%, infatti, Hera chiude il 2019 archiviando un importante 72%. Ma il risultato forse più importante riguarda l’abbattimento del ricorso alla discarica per i rifiuti urbani, che nei territori serviti dal Gruppo non supera il 3%, a fronte non soltanto di una media nazionale pari al 24% ma anche e soprattutto di un target comunitario fissato per il 2035 al 10% e, dunque, ampiamente superato dalla multiutility.

Questi risultati sono stati possibili grazie anche all’impegno dei cittadini e delle piccole imprese nel differenziare quotidianamente i rifiuti. Il sistema di tracciabilità dei rifiuti urbani messo in campo da Hera permette di realizzare annualmente Sulle tracce dei rifiuti, report tematico di sostenibilità pubblicato dal 2009, e di quantificare la quota di raccolta differenziata effettivamente recuperata: nel 2019 è stata pari al 92%, un ottimo risultato che conferma quello dell’anno precedente. Ciò vuol dire che la raccolta differenziata che non è stato possibile recuperare non ha superato l’8%.

Ma qual è il vero valore dei rifiuti differenziati dai cittadini e raccolti da Hera nella misura annua di 322 kg ad abitante? Per rispondere, un dato sembra emergere sugli altri: 11 miliardi di euro. A tanto, infatti, ammonta il fatturato annuo complessivamente espresso dalle imprese che ricevono i rifiuti differenziati e che li recuperano, un piccolo universo green che coinvolge 19 mila lavoratori63 impianti di prima destinazione e quasi 200 impianti di recupero finale, in larga parte vocati al riciclo.

Fare bene la differenziata , del resto, conviene davvero a tutti. Basti pensare, ad esempio, ai benefici in bolletta derivanti dai contributi che il Conai eroga ai gestori in maniera proporzionale alla quantità e alla qualità del materiale raccolto. Nel solo 2019, tale beneficio è stato stimato in circa 35 euro per famiglia, una quota pari al 14% della bolletta.

Fra le tante sfide in corso raccontate dal report, una delle più importanti riguarda senz’altro la plastica, su cui Hera non cessa di fare passi in avanti. Grazie ad Aliplast, leader nazionale nella produzione di plastica riciclata, la multiutility partecipa infatti al New Plastics Economy Global Committment della Fondazione Ellen MacArthur, un programma sottoscritto da tante aziende di tutto il mondo per la riduzione dell’inquinamento da fonti plastiche.

Tutto questo ha conseguenze molto concrete: nel solo 2019, infatti, le attività di Aliplast hanno consentito di evitare l’emissione in atmosfera di 170 mila tonnellate di CO2, contribuendo anche su questo fronte ai target di decarbonizzazione a cui Hera lavora nel solco degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU al 2030 e di quelli dell’Unione Europea al 2050.

Consulta il report online

Link articolo originale (sito Hera)

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