Sequestrata la centrale termoelettrica Enel di Bari e Enel ribatte:” Agito nel rispetto delle norme”

La centrale termoelettrica Enel in via Buozzi a Bari è stata sottoposta a sequestro preventivo dai carabinieri del Noe e come riporta La Gazzetta del Mezzogiorno


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In seguito ai controlli dell’Arpa – spiega la procura in un comunicato – si è accertato che il sistema di gestione della sicurezza (Sgs) non risulta adeguato a quanto previsto dalla vigente normativa e in particolare l’impianto non risulta conforme alle prescrizioni dettate dal Comitato di controllo regionale”. Sono inoltre state riscontrate violazioni delle norme in tema di prevenzione degli infortuni sul lavoro. “Come rappresentato nella stessa Commissione istruttoria Ippc – prosegue il comunicato – l’emergenza maggiormente significativa per le attività e i processi della centrale è rappresentata dalla possibilità di incendio. Altresì viene segnalato il ripetersi di rilasci incontrollati di sostanze inquinanti nell’ambiente secondo sequenze di eventi accidentali e di conseguenti malfunzionamenti già verificatisi in passato.

Il Gip ha riconosciuto tre mesi di tempo con l’esercizio in funzione per adeguare gli impianti eliminando le anomalie rilevate.

Enel ha così replicato:

Enel – nel confermare di aver sempre agito nel rispetto delle norme – opererà in conformità al provvedimento emesso dalla Procura di Bari. Enel precisa di aver informato nel tempo le autorità competenti delle procedure adottate per garantire la sicurezza dell’impianto. La centrale di Bari ha una potenza installata di 195 megawatt e lavora circa un mese l’anno con i soli gruppi 1 e 2 alimentati a gas. Il terzo gruppo, mai entrato in funzione nel 2012, può bruciare per il 20% olio combustibile e per l’80% gas. L’impianto è considerato essenziale per la stabilità della rete elettrica della città di Bari.

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