Science Gateway, il nuovo centro divulgazione del Cern progettato da Renzo Piano, “Totalmente rinnovabile con fotovoltaico e geotermia”

Il Senatore a vita Architetto di fama mondiale Renzo Piano ha progettato con un budget di 70 milioni di Euro di cui 40 di finanziamento FCA il nuovo Centro di divulgazione scientifica del Cern di Ginevra.

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Nel Centro i lavori inizieranno entro quest’anno e si prevede che i primi visitatori potranno usufruire della struttura dal 2022.

Troveranno, entrando in contatto con la conoscenza delle proprietà ed i segreti delle particelle infinitamente piccole, alcune risposte sui misteri dell’universo ed esploreranno le sue gigantesche dimensioni.

L’attuale direttrice del Centro, la fisica italiana Fabiola Gianotti, ha dichiarato che la divulgazione è nel DNA della mission del Cern, ma che, anche con la migliore disponibilità, non riescono a soddisfare più del 40% delle richieste di visita ai laboratori che provengono da tutti i paesi del mondo. I visitatori hanno età che vanno dai pochi lustri fino alla tarda età con culture disparate.

Quando la struttura nascente sarà pronta, potrà soddisfare tutte le richieste e soprattutto aprirsi a un ventaglio di età le più disparate addirittura dai 5 anni in su.

Lo Science Gateway nascerà prospiciente all’attuale ingresso principale del Cern, avrà ponti, sale per le esposizioni e due corridoi a forma di tunnel, ma la cosa più importante, e che fa della struttura un testimonial perfetto per lo sviluppo dell’Energie Rinnovabili, sarà che avrà 3 gruppi di pannelli fotovoltaici quadrati che misureranno 40 metri per lato (quindi 1600 m2 ciascuno, per un totale di 4800 m2 e che approssimativamente avranno una produzione istantanea, in piena efficienza energetica di circa 9500 Kwe).

Un’altra risorsa rinnovabile, e non per questo meno importante, è ben rappresentata anche da un impianto geotermico a bassa entalpia a pompe di calore che forniranno energia termica in continua (per fare caldo e freddo utilizzando un fluido vettore di scambio con la temperatura del sottosuolo a circa 15° C permanenti) all’auditorium da 900 posti che, in caso di necessità, potrà essere suddiviso in tre spazi indipendenti oppure ospitare due ambienti più piccoli e uno spazio a tutta altezza per mostre scientifiche.

Perciò Ginevra potrà fregiarsi di una struttura all’avanguardia sia per la fruizione e divulgazione della Scienza in generale ma soprattutto per l’utilizzo di risorse energetiche strettamente rinnovabili nell’ottica dei dettami stabiliti dai paesi “intelligenti” nelle ultime Convention climatiche e dalle richieste pressanti delle future generazioni alle quali dobbiamo da subito rendere conto dello “scempio” che stiamo facendo al nostro povero e unico pianeta.

Giuliano Gabbani Unifi-DST – Direttore Scientifico Giga – Comitato Scientifico Ecofuturo Festival 

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