Rinnovabili: Italia fuori dalla top five nel rapporto di Ernst & Young


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L’Italia perde un posto ed esce dalla top-five dell’economia delle rinnovabili. Colpa di una peggiore situazione economica che non favorisce gli investimenti e del taglio di incentivi. Lo rivela l’ultima edizione del rapporto trimestrale “Renewable Energy Country Attractiveness Indices” di Ernst & Young, sulle nazioni che attirano più investimenti nelle energie pulite.


Segno rosso per tutti gli indicatori italiani: eolico -2 punti (a 56), fotovoltaico -3 (58), solare Csp -2 (39), geotermia -2 (59), biomasse -2 (50), infrastrutture -5 (50). È così che il Bel Paese perde 2,3 punti nell’indicatore totale, scendendo a un totale di 55,2, consentendo alla Francia di raggiungerlo e superarlo. Anche se a parità di punteggio, infatti, i cugini d’Oltralpe hanno ottenuto un giudizio più positivo nelle varie sottocategorie, come l’energia eolica, sia on-shore che off-shore, quella da biomasse e le infrastrutture.

Nelle prime posizioni della top ten restano, nell’ordine, Cina (70,2 punti), Usa e Germania a pari merito (66) e India (64). A seguire, Regno Unito, Francia e Italia, appunto, e, infine, Giappone, Brasile e Australia, rispettivamente all’ottavo, nono e decimo posto. La crisi, si legge nel report, si fa sentire soprattutto nei Paesi occidentali, dove le rinnovabili devono scontare anche con il calo dei prezzi del gas.

Nei Paesi emergenti, invece, anche se ci sono segni di rallentamento, la situazione migliore, così come a livello mondiale. La Cina vince su tutti e conferma la sua posizione in testa nella classifica dei 40 Paesi analizzati in base al mercato delle energie rinnovabili, alle infrastrutture e alla sostenibilità delle tecnologie impiegate.

FONTE | greenbiz

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